(ANSA) – PERUGIA, 12 GEN – Punta sulla vaccinazione Covid, “su base assolutamente volontaria”, dei bambini da 5 a 11 anni
direttamente a scuola per “aumentare la potenza di fuoco” della
somministrazione delle dosi e la considera “uno strumento che
aiuta a garantire la didattica in presenza” il direttore del
Distretto del Trasimeno dell’Usl Umbria 1 Emilio Abbritti che ha
promosso l’iniziativa. “Ci siamo già confrontati con i dirigenti
scolastici interessati e abbiamo ricevuto una risposta
entusiasta” ha spiegato parlando con l’ANSA.
Su circa 3.600 bambini compresi nella fascia d’età interessata
ne rimangono da vaccinare poco più di 2 mila avendo gli altri
già ricevuto la dose, essendo attualmente prenotati o avendo
contratto il virus. “L’obiettivo è di vaccinare tutti quelli che
rimangono – spiega il dottor Abritti – ma potremmo essere
soddisfatti già raggiungendo il 60-70 per cento di copertura”.
Il direttore del Distretto del Trasimeno ha ribadito che
l’immunizzazione “è su base assolutamente volontaria”. “Ci
accingiamo a incontrare i genitori – ha aggiunto – e a spiegare
il senso dell’iniziativa. Sulla base delle adesioni che avremo
organizzeremo il servizio per il quale abbiamo già fatto alcuni
sopralluoghi. Vogliamo dare un messaggio assolutamente positivo,
cercando di far comprendere che la vaccinazione per il Covid può
essere uno strumento fondamentale per garantire la didattica in
presenza”.
Nella zona del Trasimeno i bambini possono attualmente
ricevere le dosi negli hub di Tavernelle e Tuoro nonché presso i
centri salute. (ANSA).
Fonte Ansa.it