L’autorità regolatrice britannica del farmaco (Mhra) sta conducendo indagini ulteriori su 5 singoli casi di trombosi più specifiche e grave segnalate nel Regno fra persone sottoposte a vaccinazioni anti-Covid. Lo ha precisato Phil Bryan, capo della sicurezza vaccinale alla Mhra, dopo la rassicurazione generale su AstraZeneca e Pfizer e l’indicazione a proseguire con i vaccini. Bryan ha spiegato che i 5 casi specifici, “analoghi” ad altri registrati in Norvegia e Germania e “molto rari in natura”, sono ancora oggetto di studio “per raccogliere più informazioni e determinare” con certezza se non siano “stati causati dal vaccino”.
“Al momento non vi sono prove di una relazione causale” con il vaccino di AstraZeneca neppure “riguardo a questi casi”, che restano “un evento medico ancora estremamente raro”, ha poi puntualizzato Bryan. “Mentre sappiamo che questi vaccini sono altamente efficaci per fronteggiare il peso tuttora enorme delle infezioni da Covid nella popolazione”, ha rimarcato, notando come “quindi il bilancio costi benefici rimanga favorevole alle vaccinazioni”.
‘Sulla stessa lunghezza d’onda il professor Munir Pirmohamed, uno dei luminari britannici coinvolti nei controlli, e presidente della Commission on Human Medicines, secondo il quale, “avendo rivisto tutti i dati disponibili, possiamo concludere che non c’è nemmeno un rischio marginale d’incremento del rischio di tromboembolie venose” legate alla somministrazione di AstraZeneca o di qualunque vaccino anti Covid. E’ per questo – ha concluso Pirmohamed – “che noi continuiamo a raccomandare ad oggi a tutti coloro a cui il vaccino viene offerto di farsi vaccinare”.
Fonte Ansa.it