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Vaccino influenza:12 dosi a farmacia, boom prenotazioni

Per la popolazione attiva che non fa parte delle fasce protette e non ha diritto al vaccino gratuito contro l’influenza, ci sono 12 dosi a disposizione per ogni singola farmacia italiana. Il conto è fatto, dicono da Federfarma, dividendo il numero di 250mila dosi indicato dalla conferenza Stato regioni per le farmacie sul territorio (comprese quelle comunali), ossia 19.330. La maggiore preoccupazione delle federazioni è il tempo di consegna: “Domani è primo ottobre, i cittadini stanno facendo pressioni per averlo, nelle farmacie c’è un boom di prenotazioni”.

L’Emilia-Romagna mette a disposizione dei privati nelle farmacie territoriali 36mila dosi di vaccino contro l’influenza pari al doppio della quota destinata in base all’accordo raggiunto dalla Conferenza Stato Regioni. Passando quindi dall’1,5% al 3%, stando a quanto si è appreso da una nota. L’Emilia Romagna è così la prima regione che rende disponibile al mercato privato una quota di vaccini rimodulando il numero iniziale che era di 18 mila dosi. L’incremento delle quote vaccinali richiesto dall’Emilia Romagna per quest’anno di pandemia è del 20,85% rispetto all’anno scorso.

Sono già pronte ad essere distribuite le 2,1 milioni dosi di vaccino anti influenzale acquistate dall’Asl Bari, l’azienda che ha svolto l’appalto unico regionale per la campagna 2020. Sono state acquistate dosi per oltre la metà della popolazione, obiettivo della Regione Puglia, infatti, è riuscire a vaccinare quante più persone possibili. “Da domani – spiega all’ANSA il professore Pierluigi Lopalco, assessore alla Sanità in pectore della Regione Puglia – alcune aziende sanitarie e ospedaliere partiranno con la vaccinazione degli operatori sanitari. Nei prossimi giorni sarà avviata la vaccinazione da parte dei medici di medicina generale, accompagnata da una opportuna campagna informativa. I vaccini sono stati acquistati e sono pronti per la distribuzione”. Il vaccino, ovviamente, non protegge dal Covid-19, però è utile per evitare che, in prima battuta, normali sindromi influenzali possano essere scambiate per contagio da Coronavirus e viceversa. Inoltre, vaccinare il 50% della popolazione pugliese eviterebbe di intasare gli ospedali con i ricoveri e accessi ai pronto soccorso che avvengono ogni inverno con l’arrivo dell’influenza stagionale. La campagna vaccinale, quindi, partirà nei prossimi giorni con almeno un mese di anticipo rispetto agli anni passati.

Fonte Ansa.it

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