Un dossier rileva che chi abita in paese è più soddisfatto della qualità della propria vita: il 70% esprime un voto da 7 in su, una percentuale di cinque punti più alta rispetto a chi abita in città medie e grandi
I piccoli Comuni fino a 5 mila abitanti, il 70% del totale in Italia, continuano a spopolarsi, anche se è proprio nei paesi che si vive meglio. L’esodo verso le zone urbane accelera. I 5.544 borghi (di cui oltre 2 mila suddivisi fra Piemonte e Lombardia) hanno perso più di 74 mila abitanti in sei anni, secondo la ricerca che l’Anci ha presentato stamane a Viverone, in Piemonte, durante la XVIII Assemblea annuale dei piccoli Comuni. Nei paesi (che occupano il 54% del territorio italiano) vivono 9,9 milioni di persone, appena il 16,4% della popolazione.
Secondo il dossier dell’Anci, dal titolo significativo ‘Small City&Smart Land’, gli abitanti dei piccoli centri si dicono più sicuri e protetti rispetto a chi vive in città, hanno più fiducia nei vicini di casa, sono più propensi all’associazionismo, hanno case più grandi e per comprarle hanno speso meno.
E’ la Val d’Aosta la regione con la più alta percentuale (99%) di piccoli Comuni, seguita da Molise (92%), Piemonte (89%), Trentino Alto Adige (86%), Sardegna (83%) e Abruzzo (82%). L’isola, con 314 centri sotto i 5 mila abitanti su un totale di 377, è al primo posto (con 56 paesi, pari al 14,9%) per percentuale di piccoli Comuni a forte rischio idrogeologico. Il dossier rileva che chi abita in paese è più soddisfatto della propria vita: il 70% esprime un voto da 7 in su, una percentuale di cinque punti più alta rispetto a chi abita in città medie e grandi.
Quasi la metà degli orti familiari si trova nei piccoli Comuni, dove una famiglia su 20 dispone di un appezzamento di terreno coltivato a orto. Ma le piccole soddisfazioni quotidiane e un maggior senso di sicurezza e di comunità non bastano a trattenere i giovani: i nuovi nuclei familiari tendono a trasferirsi nelle città, per trovare servizi e lavoro. Così nei paesi restano i vecchi: gli over 65 sono il 24% nei piccoli Comuni, il 22% negli altri. Solo la classe d’età fra i 45 e i 54 anni ha lo stesso peso nei due gruppi di Comuni.