(ANSA) – CITTA’ DEL VATICANO, 30 MAR – “L’emergenza sanitaria potrebbe farci arrivare a una insufficiente disponibilità di risorse” e le eventuali “decisioni non potranno basarsi su una differenza di valore della vita umana e della dignità di ogni persona, che sono sempre uguali e inestimabili. La scelta riguarda piuttosto l’impiego dei trattamenti nel modo migliore possibile, sulla base delle necessità del paziente e della valutazione dei benefici clinici prevedibili. L’età non può essere criterio unico e automatico di scelta”.
Lo afferma la Pontificia Accademia per la Vita nel documento ‘Pandemia e Fraternità Universale’ nel quale chiede anche una attenzione particolare per “i più fragili”. Dal Vaticano anche un monito ai Paesi che guardano solo “all’interesse nazionale”.
“Senza una collaborazione effettiva e un efficace coordinamento, che affronti con decisioni le inevitabili resistenze politiche, commerciali, ideologiche e relazionali, non si fermano i virus”, sottolinea la Pav.