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Crotone, piazza del Duomo
Per Crotone il 2019 dovrebbe essere un anno di svolta, l’anno cioè del ritorno al mare. La città sulla costa jonica calabrese, grazie all’avvio di importanti interventi di bonifica delle aree industriali dismesse, vedrà, proprio quest’anno l’avvio del processo di trasformazione più significativo della sua storia recente. Con esso, anche il recupero di una strategia verso una maggiore sostenibilità della città.
“Se guardo a Crotone – spiega il Sindaco Ugo Pugliese – noi dobbiamo recuperare un ritardo ormai ventennale dovuto alla chiusura delle grandi fabbriche che ci hanno lasciato una città senza identità e senza prospettive. Sono sindaco da poco più di due anni e l’impegno è stato finalizzato soprattutto a recuperare questo gap identitario partendo dalla “madre” di tutti i problemi: la bonifica dell’ex area industriale.
La bonifica dell’area industriale
Oggi, finalmente, ci siamo. La bonifica è partita e questo comporta una prospettiva nuova in termini di sviluppo, di ambiente ma aggiungo di una nuova identità di Crotone che deve assumere finalmente i connotati di una città turistica ed aggiungo città di mare. Finalmente la città sta rivolgendo nuovamente lo sguardo al mare, vera forza per il futuro della nostra terra”.
In un certo senso si tratta di un vero e proprio ritorno alle origini per questa città fondata da coloni greci nel 708 avanti Cristo che, tra i suoi illustri concittadini vanta personaggi del calibro di Pitagora. Ora però, come ha ricordato il sindaco, il lavoro per un pieno recupero della città, è davvero tanto.
Cosa dicono i dati di FEEM
Dai dati rilevati dai ricercatori della Fondazione Eni Enrico Mattei e pubblicati nel rapporto “Per un’Italia sostenibile: l’SDSN Italia SDGs City Index 2018”, si deduce una fotografia della città che deve ancora lavorare molto per conseguire gli obiettivi di sostenibilità economica, ambientale e sociale così come sono stati definiti dall’Agenda 2030 sulla sostenibilità delle nazioni Unite. Il rapporto indica infatti un percorso che punta a individuare 16 obiettivi in tutto che tengono conto di diversi indicatori economici (reddito, distribuzione, lavoro, infrastrutture, innovazione), ambientali (qualità dell’aria, acqua, rifiuti, energia sostenibile), sociali (partecipazione, cooperazione, assistenza), di salute (aspettativa di vita, obesità) e di istruzione. L’obiettivo è quello di fornire alle amministrazioni e ai cittadini uno strumento pratico per misurare lo stato di attuazione delle politiche per la sostenibilità in tutti questi settori.
Legger i dati, ascoltare i cittadini
“Mi lasci preliminarmente ringraziarvi per l’analisi che avete realizzato che ho trovato molto efficace ed allo stesso tempo un utile strumento di riflessione. Ho sempre avuto grande rispetto per dati e statistiche. Allo stesso tempo – spiega Pugliese – ho anche maturato per esperienza, non solo amministrativa, una visione di insieme che prescinde dall’esame esclusivo dei dati e che si basa prevalentemente sull’ascolto e sul dialogo. Mi confronto quotidianamente con la città, con le associazioni, con i sindacati, con le realtà produttive. E questo mi porta a valutare che gli indicatori sono importanti ma che non sempre si incrociano con quanto effettivamente si riscontra sul territorio”.
Nel concreto gli indicatori raccontano che almeno su cinque obiettivi le cose non vanno poi così male. In particolare quelli che riguardano la lotta alla povertà, e quelli che riguardano la salute e il benessere della popolazione e le emissioni di Gas serra . “Il nostro obiettivo – spiega il Sindaco – è continuare a lavorare con lo stesso impegno con il quale abbiamo perseguito questi obiettivi tenendo tenendo sempre la bussola ferma sull’unica cosa che mi sta a cuore e per la quale, qualche tempo fa, ho voluto candidarmi a sindaco: impegnarmi per il bene della città di Crotone e della sua gente. L’attenzione per l’ambiente resta massima. Abbiamo scongiurato più volte l’installazione di nuove discariche sul territorio. Abbiamo lavorato con intensità alla depurazione. Quest’anno abbiamo registrato la migliore qualità delle acque degli ultimi vent’anni”.
Undici punti deboli
Al contrario sono invece undici gli obiettivi sui quali i dati raccolti sono meno incoraggianti. In particolare non vanno bene i dati in merito all’accesso al cibo che misurano anche il tasso di obesità, quelli che riguardano l’istruzione e poi il lavoro i trasporti, la diseguaglianza di genere. “Sono temi – spiega Pugliese – al centro dell’agenda di governo locale ma che tuttavia non possono prescindere dalla necessità di interventi e sostegno sovracomunale.
Se prendiamo, ad esempio, il tema trasporto è essenziale per il futuro della città. Senza infrastrutture non si può crescere ed a cascata, senza collegamenti essenziali, anche gli altri indicatori a cui lei faceva riferimento non possono registrare margini di miglioramento. Abbiamo lottato per tenere in vita l’aeroporto, unica infrastruttura che ci consente un collegamento con il resto del paese. Manca un collegamento stradale, la strada statale 106 è una strada pericolosa ed insufficiente. Stiamo lavorando per il rilancio del porto, altra infrastruttura fondamentale. E’ appena iniziato il potenziamento della ferrovia, che risaliva ai Borbone, con l’elettrificazione. Sono processi in corso che tuttavia hanno necessità di accelerazione. Se non ci sono collegamenti, l’economia ne risente, non è possibile fare turismo. Partendo dalla mancanza di infrastrutture si arriva alla impossibilità di creare opportunità di lavoro e conseguentemente inserimento lavorativo anche di donne nel mondo del lavoro. Anche le misure che il Governo deve adottare non possono essere finalizzate al mero assistenzialismo ma alla incentivazione del mercato del lavoro, il sostegno alle imprese”.
La vera svolta
La vera svolta è però attesa dall’avvio della bonifica delle ex aree industriali e dal rilancio anche in chiave culturale della città. “La bonifica delle ex aree industriali è sicuramente la leva fondamentale sulla quale stiamo puntando. Tuttavia abbiamo messo in campo progetti importanti come l’Antica Kroton che prevede la valorizzazione dell’area archeologica del quartiere settentrionale della città, l’area dell’archeologia urbana, il Lacinio e il percorso tra la Città e Capo Colonna. Un progetto che attraverso la nostra programmazione ci è stato finanziato per oltre 61 milioni e 700 mila euro. Si tratta di uno dei più grossi interventi previsti nella storia più recente della città. E poi c’è il nuovo Piano Strutturale Comunale della città di Crotone, un documento strategico che disegnerà una nuova visione ed un nuovo modello di sviluppo del territorio. Ed importanti interventi potranno essere attuati con Agenda Urbana. Per la nostra città significa un cambio epocale in termini ambientali, di sviluppo, di prospettive occupazionali” ha spiegato Pugliese.
Proprio l’avvio di questi importanti interventi, regala una prospettiva positiva al futuro di Crotone. “Per mia natura – ha concluso Pugliese – sono portato a guardare con fiducia al futuro, anche perché conosco i crotonesi, che sono persone determinate. I prossimi anni saranno importanti e carichi di prospettive positive per il territorio. Tuttavia sarà importante il gioco di squadra ed il mio auspicio è che le stesse non siano vanificate da protagonismi ma che, responsabilmente, ci sia coralità e condivisione di intenti nell’interesse unico e specifico della nostra città”.
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