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Viaggio nelle città sostenibili. Il futuro di Lodi corre su una ciclabile

lodi qualita vita

Vincenzo Lombardo / Robert Harding Premium / robertharding 

Lodi, piazza del Duomo

Due milioni di euro di investimenti sulle piste ciclabili, l’introduzione della tariffa puntuale per ridurre ancora di più la quantità di rifiuti non differenziati, il consolidamento del rapporto con l’Università e col Polo Tecnologico Padano e il supporto di una fitta rete sociale a sostegno delle fragilità.

Sono questi i principali strumenti sui quali Sara Casanova, che dal 27 giugno del 2017 è sindaco di Lodi. “Grazie all’impegno e alla tenacia che caratterizzano gli abitanti del nostro territorio e i suoi amministratori abbiamo fiducia che entro il 2030 potremo a pieno titolo considerarci una città sostenibile” ha affermato con orgoglio la Sindaca dopo aver preso visione dei dati raccolti dai ricercatori della Fondazione Eni Enrico Mattei (FEEM) e pubblicati nel rapporto “Per un’Italia sostenibile: l’SDSN Italia SDGs City Index 2018”.

Cosa dice la ricerca Feem

La ricerca ha misurato, per ciascuna delle città capoluogo di provincia italiane, la percentuale di attuazione delle politiche di sostenibilità così come sono state definite dall’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite. Si tratta in tutto di un percorso che punta a individuare 16 obiettivi che tengono conto di diversi indicatori economici (reddito, distribuzione, lavoro, infrastrutture, innovazione), ambientali (qualità dell’aria, acqua, rifiuti, energia sostenibile), sociali (partecipazione, cooperazione, assistenza), di salute (aspettativa di vita, obesità) e di istruzione.

L’obiettivo è quello di mettere a disposizione di amministratori, cittadini, e comunità, uno strumento che permetta di monitorare il grado di efficacia delle misure adottate e di calibrare così al meglio l’azione amministrativa e di governo delle città. “Ritengo che la fotografia della città di Lodi, scattata dal rapporto della Fondazione Eni Enrico Mattei, sia abbastanza fedele e certamente utile in vista del raggiungimento degli obiettivi dell’Agenda della sostenibilità 2030. Questo strumento, offrendo una valutazione quantitativa dei diversi aspetti dello sviluppo sostenibile, dalla lotta alla povertà all’efficienza energetica, può aiutare le Amministrazioni a fissare le priorità della proprie agende e di conseguenza, a intraprendere percorsi per migliorare i servizi ai cittadini” ha spiegato la Sindaca della cittadina lombarda.

La soddisfazione del sindaco

“Mi ritengo a maggior ragione soddisfatta se consideriamo che gli indici di sostenibilità urbana (ambientali, economici, sociali, ecc.) prendono come target di riferimento la media delle prime cinque città italiane. Lodi, che conta un numero di abitanti certamente ridotto rispetto a molti capoluoghi di provincia in Italia con cui è messa a confronto, risulta già in ottima posizione per 13 dei 16 obiettivi fissati dall’Agenda” ha voluto sottolineare Sara Casanova.

I numeri, in effetti, danno ragione della sua soddisfazione. Entrando nel merito, i dati mostrano che Lodi è sulla buona strada per almeno 13 dei sedici obiettivi definiti dall’Agenda con percentuali superiori al 50 e, in almeno 2 casi, anche all’80 per cento. Su uno in particolare si focalizza l’attenzione della Sindaca: qquello relativo al contrasto alla povertà. “I servizi sociali del Comune di Lodi – spiega Sara Casanova – hanno in carico circa 800 persone in situazioni di difficoltà economica, fragilità e grave emarginazione, dai minori agli anziani, e propongono percorsi di accompagnamento, reinserimento sociale, offrendo anche aiuti economici. Sul territorio è inoltre presente una rete di associazioni estesa che risponde ai bisogni dei malati, degli anziani, dei disabili e delle persone sole che hanno necessità di essere assistite. La generosità dei lodigiani e l’attivismo del volontariato sono da sempre caratteristiche note e apprezzate dei lodigiani”.

Bene l’ambiente

Molto importanti i risultati raggiunti anche sugli indicatori più squisitamente collegati all’ambiente. “La nostra città – prosegue la Sindaca – si distingue anche sotto il profilo della sensibilità ambientale, lo dimostra, ad esempio, l’attenzione riservata al tema dei rifiuti. A livello provinciale la media della produzione pro capite è una delle più basse in Lombardia e la percentuale di differenziazione si attesta al 73,5 per cento. Vorremmo ridurre ulteriormente la quota di rifiuti indifferenziati che per il Comune rappresenta anche il costo più consistente. A tate scopo, stiamo programmando una sperimentazione della tariffa puntuale (il cittadino paga in base a quanto produce) che avvieremo entro il 2019”.

Come tutte le altre città della Pianura Padana, Lodi è una città storicamente amante della bicicletta. “Credo sia importante ricordare – dice Casanova – gli ingenti investimenti previsti dal Comune per ampliare la rete ciclabile cittadina – stiamo parlando di oltre 2 milioni di euro”. Apprezzabile poi , anche il risultato raggiunto nel campo dell’istruzione. “Sono buoni anche gli indici relativi al livello di alfabetizzazione e di istruzione sia per i ragazzi sia per le ragazze. Il tasso di abbandono scolastico è minimo e anche nei casi più critici esiste sempre la chance della scuola di seconda opportunità.

Da ottobre 2018 la facoltà di Medicina veterinaria dell’Università degli Studi di Milano si è interamente trasferita a Lodi, completando il Polo dell’università e della ricerca di Lodi dove ha sede anche il Parco tecnologico padano”. Infine, tra gli obiettivi che sono stati già ampiamente raggiunti quello sull’uguaglianza di genere. “Si lavora con risultati apprezzabili nel campo delle pari opportunità, grazie ai servizi offerti dal Centro donna del Comune e dal Centro antiviolenza “La metà di niente” che ha in carico circa 180 casi. Lodi è inoltre Comune capofila di una rete territoriale antiviolenza. Sono infine attivi diversi progetti finalizzati alla sensibilizzazione sulla parità di genere nelle scuole primarie e secondarie” racconta Sara Casanova.

Su cosa bisogna lavorare

Rimangono ancora dei punti sui quali occorre lavorare di più. Il Rapporto della Fondazione presenta infine tre soli indici ancora insoddisfacenti, quelli relativi al trasporto pubblico, alla riduzione delle emissioni di CO2 e all’accesso al cibo. “Siamo consapevoli – ha chiarito la Sindaca – di poter migliorare il servizio di trasporto pubblico. Le competenze legate all’organizzazione del servizio sono transitate dal Comune all’Agenzia TPL di bacino, ente sovracomunale che ha già previsto cambiamenti significativi, ad esempio l’aumento del chilometraggio dei percorsi e l’estensione delle fasce orarie”.

“Per ridurre le emissioni di CO2, il Comune ha sottoscritto un Piano di azione per l’energia sostenibile. Alla scadenza del programma nel 2020 saremo in grado di valutare se le azioni messe in campo siano state efficaci e cosa invece occorrerà migliorare” spiega.

Infine, ultima nota critica quella che riguarda il tema dell’accesso al cibo, e in particolare alla percentuale di popolazione obesa rilevata sul territorio, “assicuro – ha concluso la Sindaca di Lodi – che il Comune è attivo nel contrastare la patologia dell’obesità, soprattutto applicando un rigoroso controllo sull’osservanza delle indicazioni di Ats (Agenzia di tutela della salute) nelle mense delle scuole, perché siano rispettati i corretti valori nutrizionali e l’equilibrato apporto dei pasti del menù che viene validato da Ats e dalla dietista in collaborazione con assessorato all’Istruzione”.

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