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Viaggio nelle città sostenibili: la scommessa di Caltanissetta sui giovani

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 Comune di Caltanissetta / Facebook

 Piazza Garibaldi a Caltanissetta

Nel cuore della Sicilia, Caltanissetta ha scelto di scommettere sui giovani e sulla innovazione sociale e digitale per raggiungere gli obiettivi di sostenibilità. Soprattutto si è deciso di ampliare la rete dei servizi sociali e di trasformarla da un sistema puramente assistenziale a uno più inclusivo. E’ con questi strumenti che il Sindaco del capoluogo nisseno, Giovanni Ruvolo ha avviato la sua città sulla strada della piena sostenibilità.

I risultati raccolti dai ricercatori Fondazione Eni Enrico Mattei (FEEM) e pubblicati nel rapporto “Per un’Italia sostenibile: l’SDSN Italia SDGs City Index 2018” mostrano una città che, rispetto alle altre realtà del sud in generale e siciliane in particolare, è bene avviata.

Come funziona la ricerca FEEM

La ricerca ha preso in considerazione tutti i capoluoghi di provincia italiani e per ciascuno di essi ha verificato il grado di raggiungimento degli obiettivi definiti dall’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite. Si tratta in tutto di 17 obiettivi che tengono conto di diversi indicatori economici (reddito, distribuzione, lavoro, infrastrutture, innovazione), ambientali (qualità dell’aria, acqua, rifiuti, energia sostenibile) , sociali (partecipazione, cooperazione, assistenza), di salute (aspettativa di vita, obesità) e di istruzione. non è così in ritardo.

”Il rapporto – spiega il Sindaco di Caltanissetta – restituisce per grandi linee una rappresentazione coerente di una città del Sud Italia con i suoi punti di forza e alcune debolezze strutturali che richiedono azioni di lungo periodo per essere superate. La ricerca fornisce un quadro veritiero fotografando i passi avanti e le potenzialità. Forse alcuni indicatori per i quali sono presenti rilevazioni di dati dell’intera provincia e non del singolo capoluogo finiscono con il penalizzare la città di Caltanissetta. Inoltre in alcuni ambiti è naturale che i dati in possesso dell’amministrazione comunale siano più aggiornati di quelli confluiti nelle statistiche degli istituti di ricerca”.

Dieci indicatori sono positivi

Dei sedici indicatori presi in considerazione, almeno dieci sono quelli che sono stati raggiunti con risultati superiori al 50 per cento: un dato davvero incoraggiante. In particolare quelli che riguardano la lotta alla povertà, quelli che riguardano la riduzione delle emissioni di CO2 e di polveri sottili e la salute e il benessere della popolazione, ma anche il lavoro e il trasporto pubblico. Anche l’uguaglianza di genere è oltre il 50 per cento.

Negli ultimi – spiega Giovanni Ruvolo –  anni grazie ad un lavoro di rete con le organizzazioni del terzo settore e al potenziamento della progettazione, il Comune di Caltanissetta ha quasi raddoppiato il budget per i servizi sociali, intercettando in gran parte risorse aggiuntive rispetto ai trasferimenti correnti. Si è cambiato paradigma adottando una presa in carico a 360 gradi degli utenti finalizzata all’inclusione sociale al posto di politiche puramente assistenziali. Sono stati avviati mini cantieri di lavoro per disoccupati e il reddito d’inclusione funziona a pieno regime per 1.300 utenti con il supporto di una squadra di professionisti. In tema di riduzione delle emissioni in atmosfera l’amministrazione ha realizzato un’isola pedonale permanente e regolato una ZTL in altre strade del centro storico. Mentre sul trasporto pubblico locale sono stati effettuati grossi investimenti per implementare un numero di linee adeguate per garantire un servizio pubblico efficiente con alcune corse dedicate anche agli studenti. A Caltanissetta il biglietto del bus si acquista con smartphone. L’indicatore che riguarda l’uguaglianza di genere fotografa in parte un percorso concreto avviato negli ultimi anni. E’ stata istituita una Consulta comunale femminile che è organo istituzionale ed è attiva, tra le altre, un’associazione che contrasta la violenza di genere che ha sede in un locale comunale concesso gratuitamente. Gli indicatori che riguardano la salute sono riferibili certamente alla salubrità dell’aria nel nostro comprensorio dove vi è un paesaggio rurale a tratti ancora incontaminato e, per altro verso, alla presenza di un ospedale di secondo livello per le emergenze e per le urgenze”. 

Dove c’è ancora da lavorare

Alcuni indicatori non sono però così positivi, in particolari quelli relativi all’istruzione all’accesso al cibo (tasso di obesità) e poi rifiuti, partecipazione ed energia. Particolarmente basso l’indice che descrive la distribuzione della ricchezza tra gli abitanti della città. “Può apparire scontato che il sindaco – spiega Ruvolo – non concordi pienamente con questi risultati, almeno non con tutti, ma sul punto intendo fornire alcuni argomenti. Per quanto riguarda l’Istruzione sono presenti scuole pubbliche di ogni ordine e grado con numerosi indirizzi nei licei e negli istituti tecnici. Per quanto di competenza del Comune sono attivi i servizi di asilo nido e mensa scolastica in tutte le scuole. Sui rifiuti il dato rilevato nella ricerca si riferisce al 2016. Negli ultimi due anni però c’è stata un’accelerazione sulla raccolta differenziata che è passata dal 13 percento fino a superare il 40 percento. Ciò è stato possibile grazie alla collaborazione dei cittadini e ad un nuovo piano di raccolta che ha implementato servizi aggiuntivi e maggiori controlli. E’ invece incontestabile il dato che riguarda la distribuzione della ricchezza. Caltanissetta purtroppo registra un reddito medio pro capite basso. Questo dato unito alla carenza di opportunità di lavoro ostacola la mobilità sociale e quindi anche la distribuzione della ricchezza. Stiamo comunque lavorando con i giovani della città, fornendo tutto il supporto per la nascita di iniziative di auto imprenditorialità. Uno storico mercato cittadino in centro storico, la Strata ‘a foglia, è stato riconvertito in una via dello street food in cui le nuove attività si sono integrate con quelle preesistenti, attirando migliaia di giovani”.

I nuovi progetti in cantiere

Per completare la strategia della città verso la sostenibilità sono in cantiere nuovi progetti. Tra questi spiega Giovanni Ruvolo “Un nuovo servizio di igiene urbana, l’ampliamento dei progetti e dei servizi riferiti alla solidarietà sociale, l’attenzione crescente verso il mondo della scuola, l’avvio di alcuni progetti di smart city sul trasporto pubblico locale e l’utilizzo di fonti rinnovabili negli edifici pubblici, l’avvio di un’attività di programmazione del turismo esperienziale, l’attività di rete con altri comuni per la realizzazione di Agenda urbana, un bando che ha finanziato per 22 milioni di euro il nostro Comune con progetti per la mobilità sostenibile, l’agenda digitale e l’inclusione sociale. Sono alcune delle progettualità già avviate che ritengo possano contribuire all’obiettivo”.

L’orizzonte del 2030 è ancora relativamente lontano e per il sindaco di Caltanissetta, la sua città può cogliere tutti gli obiettivi definiti dall’agenda 2030. “Servirà continuità e perseveranza. Non tutto dipenderà dalle future amministrazioni comunali e molto potrebbero fare i governi regionale e nazionale. Soprattutto a livello centrale si dovrebbe mettere mano finalmente ad un piano di sviluppo per il Sud. A noi non servono solo risorse e tanto meno a pioggia, ma infrastrutture e investimenti”. 

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