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Violenza donne: a Bari mappa vittime,’perché non accada più’

(ANSA) – BARI, 25 NOV – Parte da un camerino del teatro
Petruzzelli di Bari, quello dove lavorava come truccatrice Anna
Costanzo, uccisa a 50 anni da quello che all’epoca era il suo ex
compagno, nella notte tra il 10 e l’11 luglio 2009, la mappa del
Comune di Bari “La violenza non è amore” dedicata alle vittime
di femminicidio, in occasione della Giornata internazionale
contro la violenza sulle donne.
    Nel camerino del teatro Petruzzelli è stata scoperta una targa “in memoria di Anna Costanzo” alla presenza del sindaco Antonio
Decaro, della prefetta Antonella Bellomo e dei fratelli della
vittima, Michele e Francesco. “E’ il più bel regalo che la città
potesse fare ad Anna – hanno detto – rendendola immortale nel
suo Petruzzelli di cui ha seguito tutte le fasi di restauro ma
non ha potuto vedere riaperto”.
    L’iniziativa è stata voluta dalla Cgil di Bari. “Abbiamo voluto
intitolare uno spazio del teatro ad una lavoratrice vittima di
femminicidio, in nome delle tante donne vittime di violenza” ha
spiegato la segretaria Gigia Bucci.
    “Vogliamo lasciare una traccia di ciò che è stato perché non
accada mai più – ha detto il sindaco Decaro – . Vogliamo che le
vittime di femminicidio e le loro famiglie siano sempre parte di
questa comunità perché la loro storia e il loro dolore possano
aiutare tante altre donne a trovare la forza per denunciare
qualsiasi forma di violenza o sopruso. Per questo, accanto alle
tracce della memoria, abbiamo voluto inserire i servizi e i
luoghi dell’ascolto e dell’aiuto dedicati alle donne”. In piazza
Chiurlia, nella città vecchia, dove ha sede la ripartizione
Servizi alla persona del Comune, sono state simbolicamente
dipinte di rosso due panchine.
    La mappa prosegue nel giardino nel quartiere Poggiofranco
intitolato a Palmina Martinelli, la 14enne bruciata viva nel
1981, in via Santa Scorese, a Palese Macchie, strada dedicata
alla 23enne uccisa nel 1991 e nella piazza, a Ceglie del Campo,
dove fu ammazzata la 34enne Chiara Brandonisio l’8 luglio 2008,
colpita mortalmente alla testa con una spranga di ferro mentre
andava a lavoro. (ANSA).
   

Fonte Ansa.it

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