“Mi chiedo come sia possibile che una persona già condannata per vari reati e con un Daspo urbano possa circolare tranquillamente, fino a essere arrestata con l’accusa di violenza sessuale nei confronti di due donne e resistenza a pubblico ufficiale. Ci si deve rendere conto che di fronte a reati come spaccio di sostanze stupefacenti ed evasione non si può reagire lasciando in circolazione chi li commette, pensando che un semplice divieto di avvicinamento a certi luoghi, come in questo caso la Stazione Centrale, possa bastare a farlo desistere dal commettere altri reati. Simili condotte illegali e promiscue rappresentano non soltanto un motivo di degrado urbano, ma anche e soprattutto di pericolo per l’incolumità di chi, per qualsiasi motivo, circola lungo le strade della città. A farne le spese stavolta sono state due donne, che a vita porteranno i segni delle violenze subite, senza che mai nessuno risarcirà adeguatamente i danni riportati. Auspico che stavolta l’arrestato rimarrà in carcere, dato che, se le cose stanno come le hanno riportate i media, i presupposti per la custodia cautelare dovrebbero esserci tutti, dal pericolo di fuga al rischio di reiterazione del reato”. Lo ha dichiarato l’avvocato Elisabetta Aldrovandi, Presidente dell’Osservatorio Nazionale Sostegno Vittime.