(ANSA) – TEMPIO PAUSANIA, 20 NOV – Ciro Grillo, il figlio
ventenne di Beppe Grillo, e tre suoi amici sono formalmente
indagati per violenza sessuale in concorso. Le indagini condotte
dal procuratore di Tempio Pausania, Gregorio Capasso, e dalla
sostituta Laura Bassani sono concluse. A oltre un anno dalla
denuncia formulata in una caserma dei carabinieri di Milano da
una ragazza di 20 anni appena rientrata dalle vacanze in
Sardegna, la vicenda giudiziaria – come riportano Repubblica,
l’Unione Sarda e la Nuova Sardegna – che coinvolge il figlio del
fondatore del Movimento 5 Stelle è a una svolta e la Procura è
pronta per chiedere il rinvio a giudizio nei confronti di Ciro
Grillo, Edoardo Capitta, Francesco Corsiglia e Vittorio Lauria.
Tutto ruota attorno a quanto accaduto la notte del 16 luglio
2019 nella villa di proprietà del comico, al Pevero di Porto
Cervo, in Costa Smeralda. Tornata a Milano, la studentessa
denunciò ai carabinieri di essere stata stuprata al termine di
una serata iniziata al Billionaire insieme a un’amica e conclusa
dalle due giovani in casa Grillo. Secondo quanto sempre
sostenuto dall’accusa e stando a quanto emergerebbe dalle
indagini, la “spaghettata” coi quattro si concluse con rapporti
sessuali non consenzienti, dopo abbondante consumo di alcol,
ripresi col telefonino. Ciro Grillo è difeso da Enrico Grillo,
Ernesto Monteverde e Mariano Mameli difendono Edoardo Capitta,
Romano Raimondo e Gennaro Velle difendono Francesco Corsiglia,
Paolo Costa difende Vittorio Lauria. (ANSA).
Fonte Ansa.it