Sono riprese le ricerche in Spagna di Yulen un bimbo di due anni caduto in fondo a un pozzo: ormai si lavora senza sosta da oltre 40 ore e purtroppo non sono chiare le condizioni del bimbo.
Il piccolo, e’ caduto domenica in un pozzo lungo 110 metri, di 25 centimetri di diametro, a Totala’n, nella periferia di Malaga, nel sud del Paese.
I soccorritori hanno lavorato tutta la notte cercando di estrarre terra ma la telecamera introdotta per visualizzare il bimbo ha trovato un intoppo di materiale a circa 73 metri di profondita’. Per il salvataggio, si procede non solo con l’aspirazione del terriccio, ma anche cercando di rafforzare le pareti di perforazione, in modo da proteggerle da possibili frane, e con uno scavo a a cielo aperto sull’altro lato della montagna.
I lavori vengono seguiti dai genitori disperati, che sono assistiti da psicologi. Tragedia nella tragedia, Jose’ e Victoria, i genitori di Yulen, hanno vissuto un dramma simile nel 2017, quando mori’ il loro figlio di tre anni. Olivier fu colto da “morte improvvisa”, forse un infarto, mentre passeggiava su una spiaggia con il papa’ e la mamma. Yulen e’ oggi il loro unico figlio. Il bimbo e’ caduto nel pozzo, mentre con la famiglia e amici passeggiava nella campagna, all’interno di una proprieta’ di conoscenti.
Questa brutta storia ci riporta indietro nel tempo all’angosciante caso di cronaca nera italiana del 1981, in cui perse la vita il piccolo Alfredo Rampi detto Alfredino anche lui come il piccolo Yulien caduto in un pozzo, di campagna vicino a Frascati. Dopo quasi tre giorni di tentativi falliti di salvataggio, Alfredino morì dentro il pozzo, a una profondità di 60 metri lasciando tutta la popolazione sgomenta.
(AGI)