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“Colazione da Tiffany”, battuta all’asta da Sotheby’s l’ultima bozza di Truman Capote per 378mila sterline 

Cosa rivela il dattiloscritto – Il documento, costellato di correzioni fatte di pugno da Capote, rivela che l’autore sfumò il contenuto sessuale del romanzo prima della pubblicazione, rimuovendo alcune frasi, come quando Holly ammette con la coinquilina, che, durante i rapporti sessuali, immagina una statua del suo antenato “Papadaddy Wildwood” in uniforme. Il cambiamento maggiore emerso dalle 93 pagine, battute a macchina, riguarda, però, il nome della protagonista, che fu tenuta a battesimo in extremis, alla vigilia dell’andata in stampa e passò da Connie Gustafson a Holly Golightly.

 

Holly come l’agrifoglio, festoso e pungente, Golightly che significa “andare con leggerezza”, proprio come la sua protagonista che, tra una festa fino a tarda notte e una colazione da Tiffany, vive con assoluta leggerezza e innocenza la New York degli anni Quaranta affamata di vita.

 

Secondo l’esperto di letteratura di Sotheby’s, Gabriel Heaton, una Gustanfson non avrebbe avuto lo stesso impatto di Golightly: “Poteva funzionare per una giovane sposa che evade dai suoi obblighi coniugali in una cittadina rurale del Texas, ma cola a picco se attaccato a una ragazza di mondo a Manhattan”. Una ragazza che, per citare Capote, doveva essere “un simbolo di tutte quelle ragazze venute a New York che per un istante fanno una giravolta sotto il sole. Ho voluto salvare una di queste ragazze e preservarla per la posterita'”.
   

La pellicola – Da quelle 93 pagine dell’allora trentenne Truman Capote, Blake Edwards creò l’atmosfera di una commedia romantica, rimasta immortale grazie alla Hepburn con il suo filo di perle e i “little black dress” di Hubert de Givenchy, ma anche a causa di quel nome: Golightly.

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