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“Il paradiso non fa sconti”: la ricerca della felicità nel nuovo libro di Stefano Betti

Quattordici racconti che corrono sul filo dell’imprevisto, storie ed esistenze tratteggiate con ironia e poetica leggerezza

Arrivisti senza scrupoli, sognatori incalliti, criminali per leggerezza o necessità.

Quattordici racconti che corrono sul filo dell’imprevisto, storie ed esistenze tratteggiate con ironia e poetica leggerezza.
Un ragazzino ricatta per gioco dei mafiosi, un prete tenta di fuggire dal passato che lo perseguita, un commissario di polizia rinuncia alla sua integrità per salvare l’anziano padre.
C’è perfino un surreale salto nel futuro, con la storia di un archeologo che nell’anno 3013 rischia la prigione per aver dichiarato che gli alieni non hanno mai visitato la Terra.

In un modo o nell’altro vogliono tutti guadagnare il paradiso: la vita, però, è sempre in agguato, pronta a scombussolare i piani e a svelare le zone più oscure di ognuno.

Ma anche a illuminare percorsi insperati.

Sono storie raccontate spesso “dalla parte dei cattivi”, di chi, consapevole o meno, ha commesso azioni che hanno avviato, come il battito della farfalla nella teoria del caos, una serie di eventi concatenati con conseguenze assurde o drammatiche, che hanno stravolto la vita dei protagonisti, danneggiato sconosciuti, inciso sul destino di altre persone.

Anche chi non è malvagio agisce mosso da fili che si intrecciano oltre la propria volontà, spinto dal desiderio di tornare ad essere artefice della propria esistenza, di misurarsi con se stesso, confrontarsi con la vita, toccare con mano il fondo delle cose.

“Il paradiso non fa sconti” affronta i drammi e le meschinità di esistenze mediocri, ma anche le vicende di piccoli eroi involontari nella loro quotidianità.

In entrambi i casi, l’autore spinge al limite i protagonisti, per sondare le inaspettate reazioni degli esseri umani in condizioni estreme o paradossali.
Lo fa con uno stile leggero e distaccato, ironico ed empatico, capace di indagare con partecipazione anche i moti dell’animo meno nobili, regalando sprazzi di ilarità, squarci di commozione, momenti di riflessione, con una scrittura sempre piacevole e coinvolgente.

 

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