Il nome Bernardo non è diffusissimo in Italia: 451° tra i nomi maschili. Conosciamo tutti il Gran (o Piccolo) San Bernardo o la nota razza canina, ma sicuramente pochi sanno che il Santo è il patrono degli agricoltori: amava e rispettava la terra
Bernardo (poi detto di Chiaravalle) nacque l’anno 1091 in Francia, nel castello di Fontaine, presso Dijon. Suo padre Techelino era uno dei più cospicui uomini del tempo e sua madre Aletta era parente dei duchi di Borgogna; entrambi i genitori erano molto religiosi e non ostentavano le loro ricchezze. Appena nato Bernardo, la piissima madre, non contenta di offrirlo solamente a Dio come aveva fatto degli altri suoi figli, lo consacrò al servizio della Chiesa. Nel 1111 Bernardo si fece monaco e andò in un convento nei pressi di Citeaux. La scelta venne fatta propria anche da alcuni suoi parenti, tra cui cinque fratelli. Dopo pochi anni decise di spostarsi e portando con se quattro suoi fratelli e alcuni compagni, fondò il convento di Chiaravalle (Clairvaux), nella Champagne. Già negli anni precedenti Bernardo aveva dimostrato che il suo ideale di chiesa era decisamente lontano da quello del suo tempo, legata ai beni materiali e al lusso in un’epoca in cui la fame era uno dei grandi problemi della società. La fama della sua dottrina e pietà si sparse velocemente, insieme al principio che i monaci dovessero anche e soprattutto dedicarsi al lavoro manuale, utile per sé e per soccorrere i poveri. Partecipò alle dispute teologiche del tempo, ed elaborò studi basati sull’origine umana o meno della possibilità di espiare il peccato originale attraverso il battesimo.Il suo profondo pessimismo teologico considerava l’umanità peccatrice assoluta perché figlia di un peccato inestirpabile. Si schierò, insieme al papa Eugenio III, per una crociata che tuttavia non ebbe successo. Morì nel 1152 -pare per un tumore-.
Le sue spoglie furono tumulate nel monastero che aveva edificato, ma vennero disperse nel corso della Rivoluzione Francese. Oggi solo la testa è visibile, conservata nella Chiesa più importante di Troyes. Tra le città che lo venerano particolarmente vi sono Troyes e Clairvaux, dove ogni anno, il 20 agosto, hanno luogo processioni e altri eventi a lui dedicati. Festeggiamenti e riti anche a Chiaravalle, nelle Marche.