Il quotidiano digitale In Terris di Don Aldo Buonaiuto ora anche su You Tube
Ascoltare e diffondere la cultura dell’aiuto e dell’amore è la mirabile missione della comunicazione
In una società permeata sempre più dall’indifferenza e dal silenzio, c’è un quotidiano diverso da quelli più comuni, un giornale digitale che sembra rispondere proprio alla richiesta che Papa Francesco ha rivolto al mondo del giornalismo. Il quotidiano online “In Terris”, diretto da don Aldo Buonaiuto, pone tra i suoi principali obiettivi quello di divulgare messaggi provenienti dal “sottobosco” della società attuale, ossia gli ultimi, quelli a cui sembra essere negato ogni diritto.
All’interno della pagina troviamo “La voce degli ultimi”, uno spazio privilegiato che pone in luce la necessità inderogabile dell’ascolto di chi vive ai margini della nostra società. In questa pagina protagonisti diventano le persone che esprimono il proprio disagio materiale e anche spirituale.
Sua Santità afferma che “nella crisi attuale abbiamo bisogno di un giornalismo libero al servizio delle persone, specialmente di quelle che non hanno voce; un giornalismo che si impegni nella ricerca della verità e apra vie di comunicazione e di pace” ed ecco che “www.interris.it” risponde da circa sei anni all’appello e propone l’obiettivo di ascoltare la voce di tutti, nessuno escluso, perché la società non lasci nel silenzio il dolore di chi è indifeso, ma ad esso dia ascolto e la dovuta attenzione.
E’ senza dubbio una missione d’amore e di solidarietà umana quella che si è prefissata “In Terris”.
Partecipano, a titolo gratuito, giornalisti professionisti così come vengono formati e coinvolti molti giovani pubblicisti. Nella squadra di interris.it collaborano persone provenienti dal vasto mondo della disabilità, del recupero sociale, specialmente dei giovani, delle fasce più deboli e fragili. Straordinaria è la presenza di uno di questi giovani come Christian Cabello che ogni settimana dona a In Terris le sue profonde riflessioni cosi come la presenza di Paolo Berro, personaggio conosciuto per essere l’inventore di brevetti relativi a sistemi per migliorare la condizione delle persone disabili nei viaggi in auto ed in aereo.
Don Aldo Buonaiuto, antropologo e giornalista, volto noto dell’Associazione Giovanni XXIII fondata da don Oreste Benzi, è in prima linea da diversi decenni accanto agli ultimi della terra e in particolare alle donne vittime della tratta; coordina un numero verde nazionale per soccorrere le vittime delle sette ed è appena uscito il suo nuovo libro, “Gli artigiani del Diavolo” edito dalla Rubettino.
E’ anche parroco ed esorcista e da molti anni è direttore dell’ufficio migrantes della diocesi. Don Aldo si occupa amorevolmente e fattivamente all’interno di una onlus da lui fondata (Associazione pace In Terra) di persone che vivono il disagio mentale, ragazze madri che migrano, persone senza fissa dimora. Don Buonaiuto, forte di tale esperienza, sa bene quali siano le difficoltà e le dinamiche di un universo che vive la dimensione della sofferenza di chi non ha forze vitali e materiali per modificare la propria esistenza, la cui dignità lancia, Tuttavia, da sempre, un grido di dolore alle coscienze degli uomini tutti, ma che viene raccolto solo da “Uomini di Buona Volontà”.
Don Aldo è anche l’autore di un libro speciale, “Donne crocifisse”, la cui prefazione è di Sua Santità Papa Francesco, in cui parla, con coraggio, delle ragazze liberate dalla tratta della prostituzione coatta. Il Pontefice nell’anno giubilare lo nomina “missionario della misericordia”.
Profondamente impegnato, sospinto da un fervido anelito cristiano, egli sostiene che la comunicazione debba porsi al servizio della dimensione sociale della vita, veicolandone i bisogni, nonché difendendo i diritti di chi soffre a causa di gravi ingiustizie sociali, a causa del degrado, perché indifeso e senza possibilità di reagire o solo di far sentire il suo grido di dolore.
Ed è per tale ragione che si impegna affinché la comunicazione senta il dovere di farsi portavoce delle persone che voce non hanno perché vivono ai margini della vita sociale. Il suo impegno gli è stato più volte riconosciuto anche nell’ultimo anno ricevendo il premio giornalismo d’inchiesta nel settore sociale all’ottavo festival delle Marche e il prestigioso Premio Socrate per la scrittura. Da oltre due mesi sta sostenendo spiritualmente collegandosi tutte le sere alle 19.25 in diretta streaming su Fb e su YouTube le tante persone che si sentono sole attraverso la preghiera alla Vergine Maria.
Riteniamo che tale bella e coraggiosa iniziativa non possa non contagiare quanti hanno a cuore la sorte dell’umanità ed i suoi valori umani e, pertanto, il riscatto della dignità umana spesso calpestata anche da silenzi e cattiva informazione. Conoscere e diffondere In Terris sarà un piacere, iscriversi al nuovo canale YouTube è molto semplice (e gratuito)
“In Terris quotidiano”: https://www.youtube.com/user/interrisquotidiano
Facciamolo con amore e contribuiremo alla realizzazione di un progetto di amore e di riscatto dei più deboli socialmente e, per tale motivo, oppressi dalle ingiustizie più miserabili.