Dalla primavera 2023 sono riprese le partenze del Treno di Dante che corre per 136 km, di cui poco più di un centinaio sulla ferrovia faentina, tra Firenze e Ravenna, passando da Faenza. Due città che segnano l’inizio (1265) e la fine (1321) della vita di Dante Alighieri.
Il Treno di Dante nasce proprio in occasione dei 700 anni dalla sua morte, nel 2021, come progetto finanziato dalla Regione Emilia-Romagna, sviluppato da Apt Servizi Emilia-Romagna, Toscana Promozione Turistica e organizzato dalla società Il Treno di Dante s.r.l.
Quando circola il Treno di Dante?
Il treno circola durante i week-end fino al 14 maggio per poi riprendere le corse da settembre a novembre (non circola durante l’estate). Il convoglio storico si compone di una sola vettura di prima classe, con sedili imbottiti, rivestiti di velluto, rosso o verde, e di alcune carrozze Centoporte, sapientemente restaurate e messe a disposizione dalla Fondazione FS. Si tratta di quelle suggestive carrozze dai sedili in legno, che risalgono agli anni 30 del secolo scorso. Salire a bordo di una carrozza Centoporte ha indubbiamente già il suo fascino. Ma quello sul treno di Dante si appresta a diventare un vero viaggio di scoperta se si è attenti e curiosi. E così come Dante ebbe una Guida nel suo viaggio, un’assistente qualificata – una per ciascuna carrozza – è pronta a fornire ai passeggeri indicazioni sul treno storico, sul paesaggio che si attraversa, sui luoghi visitati dal Sommo Poeta. Lo stesso Dante, con la sua lunga veste di velluto rosso, potrebbe comparire tra le carrozze e intrattenersi con i viaggiatori, per soddisfare le loro curiosità.
Il treno parte da Firenze S. Maria Novella nei giorni di sabato e domenica alle ore 8.50 (con arrivo a Ravenna alle 13.27) solitamente dai binari 14, 15 o 16. Il tabellone partenze riporterà l’orario del treno con la dicitura TS: treno storico. Il sabato è prevista una sosta lunga (1.30) a Faenza, mentre la domenica sosta di 1.50 a Brisighella e arrivo a Ravenna alle 13.51. Il viaggiatore durante la sosta può scegliere di partecipare a una visita guidata o visitare la città in autonomia. Rientro a Firenze alle 20.26.
In occasione del ponte dal 2 al 4 giugno, è prevista la formula “crociera” delle Città d’Arte: un viaggio di 3 giorni a bordo del treno storico, alla scoperta di Firenze, Brisighella, Faenza, Ravenna e Bologna.
Tra le note positive, va segnalato che le agevolazioni offerte con il biglietto (ingresso gratuito in alcuni musei, sconti presso ristoranti, ecc.), sono valide ed utilizzabili per l’intero periodo di realizzazione del servizio, da Aprile al 1° Novembre. Anche le bici possono essere portate a bordo (servizio su prenotazione).
Le stazioni intermedie
L’itinerario ideale dovrebbe partire proprio dal Battistero di Firenze, dove Dante è stato battezzato nel 1266, per proseguire nel quartiere dantesco (iniziando la visita proprio dalla Casa Museo a lui dedicata in Via Santa Margherita 1). Una volta saliti a bordo alla stazione di Firenze Santa Maria Novella, il treno si dirige verso oriente, fermando a Borgo San Lorenzo, Marradi, Brisighella, Faenza e infine Ravenna.
Ognuna di queste tappe, secondo i propri interessi, può essere oggetto di una più approfondita esplorazione. Borgo San Lorenzo ospita, presso Villa Pecori Giraldi, il museo civico della manifattura Chini. A poca distanza, Vicchio, altro borgo di grande interesse, che vide nascere Giotto e Beato Angelico. Il Comune di Vicchio comprende inoltre la frazione di Barbiana, nota in tutto il mondo per l’opera educativa di Don Milani, di cui il 27 maggio 2023 ricorrerà il centenario della nascita. E poi Marradi – terra natale del poeta Dino Campana, e famosa per la sagra autunnale del Marron Buono, che attira curiosi e appassionati ogni anno. E l’incantevole Brisighella, Bandiera arancione, tra i Borghi più belli d’Italia. Che dire poi di Faenza e dei suoi palazzi storici e chiese monumentali, nota in tutto il mondo per il MIC, Museo Internazionale delle Ceramiche? Dove compiere un viaggio nella storia dell’arte ceramica, con collezioni che raccolgono manufatti da tutto il mondo. Un’opportunità da cogliere è, tra l’altro, la mostra “Galileo Chini. Ceramiche tra Liberty e Déco” al MIC fino al 14 maggio.
Il viaggio si conclude a Ravenna dove si concluse la vita di Dante che proprio qui finì di completare il Paradiso. Qui si viene non solo per recarsi in rispettoso silenzio sulla tomba del Poeta, ma per visitare il sito UNESCO (dal 1996), che raccoglie ben otto monumenti unici.
Un prodotto turistico completo
Il Treno di Dante è concepito, in definitiva, come un prodotto turistico completo e differenziato che può soddisfare diverse tipologie di passeggeri: da chi viaggia da solo alla coppia, dalla famiglia alle comitive.
Un prodotto che sta peraltro fornendo un contributo concreto allo sviluppo del territorio. Gli attori coinvolti – che includono ristoranti, hotel, resort, associazioni di guide turistiche, cantine – sono passati infatti da 113 nel 2021 a 260 nel 2022. Generazioni di giovani e meno giovani che contribuiscono insieme al successo dell’iniziativa. Un bell’esempio – tutto italiano – di collaborazione fattiva, entusiasmo, passione e sano orgoglio per il proprio territorio.
Informazioni su partenze e pacchetti sul sito: www.iltrenodidante.it
Copyright foto: Il Treno di Dante