Una mostra da vedere a Milano, prima di partire per le vacanze estive, che può suscitare in ciascuno di noi, riflessioni, considerazioni, ma anche il desiderio di approfondimenti e, quindi, di nuove letture o riletture, è l’esposizione allestita presso la Sala Maria Teresa della Biblioteca Nazionale Braidense: Manzoni 1873-2023 La peste «orribile flagello». Tra vivere e scrivere.
Realizzata con la curatela di Marzia Pontone, direttrice scientifica della Biblioteca Nazionale Braidense, con Giuliana Nuvoli e Marco Versiero, la mostra – visitabile fino all’8 luglio 2023 – rientra tra le iniziative organizzate in occasione del 150° anniversario dalla morte di Alessandro Manzoni.
La peste manzoniana porta alla ribalta la vulnerabilità morale, sociale e politica dell’umanità ma anche “la stessa grandezza e fragilità di Manzoni, uomo e letterato, di fronte ai drammi dell’esistenza”. Partendo proprio da I Promessi Sposi e dalla Storia della Colonna Infame, la mostra e gli approfondimenti del catalogo (pubblicato da Scalpendi), esplorano un arco temporale millenario, che dall’antichità greco-romana giunge fino all’epoca moderna, evidenziando la sensibilità e curiosità del Manzoni, che si documentò a lungo sulla peste, attraverso la consultazione di varie fonti, prima di cimentarsi nella stesura dei capitoli XXXI e XXXII de I Promessi Sposi.
Cesare Bassano (1584-1648) [da disegno di Francesco Valletto] Descrittione della esecuzione di giustizia fatta in Milano contr’alcuni li quali hanno composto e sparso gl’unti pestiferi; stampa xilografica sciolta; Biblioteca Nazionale Braidense, Manz. XXII. 8
Dall’antichità ai tempi moderni
Un percorso selettivo che propone “il dramma del male epidemico nella storia, nelle sue molteplici trasposizioni e in diversificati linguaggi (letterario, iconografico, musicale)”. Ma come non cogliere la relazione con la recente, drammatica esperienza della pandemia da Covid-19?
“Guerra, carestia, peste, morte: i quattro cavalieri dell’Apocalisse che dominano i titoli dei giornali di oggi sono anche al centro della rassegna della Biblioteca Braidense, che mostra come le parole di un grande scrittore possano aiutarci ad affrontare le sfide del mondo contemporaneo” ha affermato, in occasione dell’inaugurazione, James Bradburne, direttore della Pinacoteca di Brera e della Biblioteca Braidense.
La Sala Maria Teresa della Biblioteca espone, per l’occasione, 114 opere tra incunaboli, antiche edizioni di libri, disegni, incisioni, manoscritti, materiale selezionato grazie alla collaborazione con l’Archivio Storico Ricordi e con il contributo scientifico di Casa del Manzoni. Per la Biblioteca Braidense (la cui sala principale è intitolata a Maria Teresa d’Austria che nel 1786 aprì al pubblico la biblioteca), si tratta anche di un’occasione per valorizzare il proprio patrimonio: possiede infatti sin dal 1886 il Fondo Manzoniano, che include preziosi manoscritti autografi, esemplari postillati della biblioteca personale e altri cimeli familiari.
La mostra non ha, tuttavia, solo un carattere commemorativo. Se intende da una parte rappresentare un inedito viaggio nella storia della narrazione delle epidemie nella letteratura (e nei manuali di medicina), dall’Iliade al Decameron, dai Promessi Sposi a Città del Re lebbroso di Emilio Salgari, al più recente Cecità di José Saramago (1995), dall’altra vuole proiettare il visitatore in una prospettiva più ampia. Per non dimenticare le conseguenze e l’impatto che l’esperienza della pandemia Covid-19, ha avuto sull’intero pianeta, scardinando per il futuro l’ottimismo sulla capacità della specie umana di poter governare la natura.
MANZONI, 1873-2023. La peste orribile flagello tra vivere e scrivere
Biblioteca Nazionale Braidense
Fino all’8 luglio 2023
Ingresso gratuito
www.bibliotecabraidense.org
Copyright foto: Biblioteca Nazionale Braidense sala Maria Teresa Ph. James O’Mara