di Rocco Romeo
“L’UTILE IDIOTA – ( Mimesis) La cultura nel tempo dell’oclocrazia”. All’evento coordinato da Angela Oliva Presidente Proloco Cesa, di Enzo Guida, sindaco del comune di Cesa e Cesario Villano Assessore Comune di Cesa.
Sono intervenuti il Professore Vincenzo Pepe dell’Università degli studi della Campania, Luigi Vanvitelli e il Professore Michele Lanna dell’Università degli studi della Campania
Si legge sul pieghevole della copertina del libro “L’UTILE IDIOTA” un’indicativa spiegazione dell’opera: Due convincimenti sono sottesi ai saggi raccolti in questo volume: il primo è che la cultura sia un pre-requisito della democrazia; il secondo è che anche la forma di governo democratica (ritenuta la migliore possibile) sia inevitabilmente esposta a molteplici forme di decadimento. Il pudore affiorante – già a livello terminologico – dall’analisi del perturbante scenario transdemocratico superficialmente riassunto nel fortunato vocabolo “post-democracy”), può trovare, invece, nello studio dei “classici” un’indubbia condizione di consapevolezza del presente e di orientamento per il futuro. Basti pensare alla duplice possibilità definitoria offerta dallo storico greco Polibio per descrivere la forma corrotta di democrazia: cheirocrazia (“dominio della forza bruta”) e oclocrazia (“governo demagogico della massa”). Adottando una prospettiva epigonale e utilizzando l’espediente della fictio philosophica per collocarsi nel pieno bailamme di una dimensione oclocratica, l’autore tenta di offrire un’analisi – non priva di toni sarcastici – della catastrofe, scegliendo un particolare punto di vista: quello del decadimento culturale”.
Due convincimenti sono sottesi ai saggi raccolti in questo volume: il primo è che la cultura sia un pre-requisito della democrazia; il secondo è che anche la forma di governo democratica (ritenuta la migliore possibile) sia inevitabilmente esposta a molteplici forme di decadimento. Il pudore affiorante – già a livello terminologico – dall’analisi del perturbante scenario transdemocratico (superficialmente riassunto nel fortunato vocabolo “post-democracy”), può trovare, invece, nello studio dei “classici” un’indubbia condizione di consapevolezza del presente e di orientamento per il futuro. Basti pensare alla duplice possibilità definitoria offerta dallo storico greco Polibio per descrivere la forma corrotta di democrazia: cheirocrazia (“dominio della forza bruta”) e oclocrazia (“governo demagogico della massa”). Adottando una prospettiva epigonale e utilizzando l’espediente della fictio philosophica per collocarsi nel pieno bailamme di una dimensione oclocratica, l’autore tenta di offrire un’analisi – non priva di toni sarcastici – della catastrofe, scegliendo un particolare punto di vista: quello del decadimento culturale.
Un libro che potrebbe dare un aiuto a capire il tempo che stiamo attraversando con osservazioni profonde, un libro impegnativo: “Un libro Tosto!”, nel senso buono del termine, è stato detto, con un poco d’ironia nell’intento di complimentarsi per l’opera, nel corso dell’incontro da uno degli intervenuti.
La copertina del libro è alquanto enigmatica: una figura che legge su di un libro di grandi dimensioni; a guardar bene sembra un uomo primitivo un essere preistorico; una sorta di scimmia. Il disegno di copertina è denominato “La scimmia dotta”. Una figura con tanto di occhiali, accompagnata dalla scritta: “ Leggere e non comprendere è segno di negligenza – Buona giornata”. La figura è inserita in un ciclo di affreschi, realizzati tra il 1501 e il 1503, dalla bottega del Signorelli nella biblioteca Albéri di Orvieto.
Antimo Cesaro, professore ordinario di Filosofia politica, insegna Scienza e filosofia politica e Teoria del linguaggio politico al Dipartimento di Scienze politiche dell’Università della Campania “Luigi Vanvitelli”. Ha pubblicato vari saggi sulla filosofia delle scienze sociali e l’estetica dell’età medievale e rinascimentale. La sua attività di studio è orientata alla simbolica politica, una prospettiva di ricerca per la quale è autore dei lavori monografici Sguardi in ascolto (2011), Machina Mundi (2012), Arcana tabula (2014) e Il sovrano demiurgo (2020²). Ha recentemente curato le edizioni critiche del Discorso sul liocorno di Ambroise Paré e de La Città del Sole di Tommaso Campanella.
di Rocco Romeo
Rocco Romeo, giornalista pubblicista, architetto, docente di disegno presso la Facoltà di Scienze e Tecnologie Applicate dell’Università degli Studi ‘Guglielmo Marconi’, professore di sostegno all’IC Giovanni XXIII di Sant’Antimo (NA). È membro del Rotary Club/Reggio Est e cura il concept e la progettazione di opere orientate al design. È autore di pubblicazioni sull’inclusività della scuola e sulle tecnologie a supporto dell’insegnante di Sostegno