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MEIS presenta Festa del Libro Ebraico XIII edizione

Museo Nazionale dell’Ebraismo Italiano e della Shoah

Abraham B. Yehoshua, David Grossman, Eike Schmidt, Eshkol Nevo, Christian Greco, Alessandro Piperno, Luciano Canfora e molti altri autori hanno preso parte negli anni alla Festa del Libro Ebraico, che torna dal 15 al 18 settembre 2022 con una XIII edizione ricca di ospiti nazionali e internazionali e un programma di presentazioni di libri, incontri, workshop.

Ideato e organizzato dal Museo Nazionale dell’Ebraismo Italiano e della Shoah-MEIS, la manifestazione è un format che il MEIS ha elaborato per far conoscere le tante sfumature della cultura ebraica, e che quest’anno vede la partecipazione di grandi autori come il Premio Pulitzer Joshua Cohen, la fumettista israeliana Rutu Modan, la scrittrice per ragazzi Keren David e molti altri.

Il programma di questa XIII edizione affronta soprattutto due temi: il rapporto tra ebraismo e immagine esplorato attraverso fumetti, graphic novel e antichi manoscritti illustrati in un confronto con gli autori che, come dice il Direttore del MEIS Amedeo Spagnoletto, riflette su “questioni identitarie, necessità di autorappresentazione e sul potente equilibrio tra parole e disegni, un’accoppiata che oltre a divertire e intrattenere permette spesso di esprimere l’ineffabile.”

Altro tema centrale dell’edizione è quello del rinnovamento, parola scelta per omaggiare la Giornata Europea della Cultura Ebraica (18 settembre 2022) che coincide con l’ultimo giorno della Festa del Libro Ebraico e viene dedicata proprio a questo concetto dai molteplici significati. “Rinnovare significa cambiare – aggiunge Amedeo Spagnoletto – ma anche rendere diverso qualcosa che si aveva già, persino ritornare ad apprezzare idee e credenze che si erano messe da parte perché frettolosamente etichettate come superate. Significa darsi la possibilità di migliorare quindi rispettare sé stessi e l’ambiente che ci circonda, e perché non farlo allora con la lettura di un libro!”.

Su queste basi all’interno del programma troviamo, tra gli altri eventi, la presentazione di Netanyahu. Dove si narra un episodio minore e in fin dei conti trascurabile nella storia di una famiglia illustre (Codice edizioni, 2022) con l’autore, il Premio Pulitzer Joshua Cohen, introdotto da Claudia Durastanti, che ne ha curato la traduzione di tutte le edizioni italiane. Nel libro Cohen si ispira alla storia del padre di Benjamin Netanyahu, Benzion, per attivare con dissacrante ironia una riflessione sulla Storia, sui conflitti culturali e religiosi degli ebrei americani e sulla vulnerabilità dei discorsi identitari.

Da non perdere l’incontro con la fumettista israeliana Rutu Modan, tra le firme più apprezzate nel panorama del fumetto contemporaneo, durante il quale verrà ripercorsa la sua carriera e si indagherà sul ruolo della graphic novel come strumento particolarmente efficace per raccontare l’attualità. Modan svelerà inoltre alcune iniziative che la vedono impegnata da protagonista, assieme alla National Library of Israel.

Un vero omaggio a tutto tondo viene dedicato a Primo Levi, a partire dalla nuova edizione della raccolta di racconti Storie naturali (Einaudi, 2022), presentata dai curatori Domenico Scarpa, Martina Mengoni, il Presidente della casa editrice Giulio Einaudi editore Walter Barberis e lo scrittore e chimico Marco Malvaldi.

A questo incontro si aggiunge la riflessione sul rapporto tra immagini e parole nel dialogo tra Una stella tranquilla. Ritratto sentimentale di Primo Levi di Pietro Scarnera (Coconino Press, 2022) e Il chimico libertino, di Fabrizio Franceschini (Carocci, 2022), moderati dalla giornalista Caterina Doglio: un modo per posare ancora lo sguardo su questa figura straordinaria passando da un delicato sguardo sull’uomo e i suoi multiformi interessi del primo libro, alla sua passione per le lingue (e la linguistica e l’etimologia) di cui provò sulla pelle il fascino e l’importanza nell’infermo di Auschwitz, al centro del secondo.

Un’occasione quasi unica è rappresentata inoltre dalla presentazione dell’edizione in facsimile del Meshal ha-Qadmoni, un piccolo codice di favole antiche, riccamente illustrato con scene vivaci e colorate e copiato nel 1483 a Brescia in una calligrafia ebraica ashkenazita, commentato dai curatori monsignor Pier Francesco Fumagalli, Anna Linda Callow in dialogo con il prof. Saverio Campanini (UNIBO).

Un ulteriore sguardo sul libro come oggetto si focalizzerà sulla National Library of Israel (NLI), la biblioteca nazionale dello Stato di Israele e punto di riferimento per gli ebrei di tutto il mondo. La nuova sede – che verrà completata a breve a Gerusalemme vicino alla Knesset, il parlamento, è stata progettata da Herzog & de Meuron. Il complesso architettonico ospiterà tutte le sue attività e i suoi tesori, dai manoscritti di Isaac Newton ad opere del rabbino e medico Maimonide, dagli archivi personali del filosofo Martin Buber alle lettere di Franz Kafka, oltre a documenti, libri rari e miniature che raccontano secoli di storia degli ebrei in Italia e molto altro.

Molti gli incontri dedicati a bambini e ragazzi, dai workshop alla possibilità di ascoltare Keren David, che arriva a Ferrara con il suo Le cose che ci fanno paura (Giuntina, 2022) – selezionato per il Premio Strega Ragazze e Ragazzi – una storia di amicizia contro il razzismo con cui la scrittrice immagina un possibile futuro diverso. Il rapporto tra cibo, religione e norme alimentari, come la kasherut, verrà esplorato nell’incontro dedicato al libro Ricette e precetti (Giuntina, 2019) con l’autrice Miriam Camerini, studiosa di ebraismo e artista. La presentazione è realizzata in collaborazione con Coop Alleanza 3.0.

 

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