Il 26 maggio sarà inaugurata al Munch Museum di Oslo “Andy Warhol – After Munch”, una mostra che riunisce due artisti molto distanti, Edvard Munch e l’icona della pop art Andy Warhol.
Negli ultimi anni, infatti, il Munch Museum di Oslo ha cercato di proporre le opere di Munch in una versione inedita, ricontestualizzandole e affiancandole a quelle di altri artisti – da Van Gogh a Gaugin, da Melgaard a Mapplethorpe -, e anche per quest’anno ha in serbo una mostra speciale.
Nel 1973 Warhol si recò ad Oslo per studiare da vicino le opere dell’artista norvegese alla National Gallery e al Munch Museum. Più tardi, nel 1982, visitò alla Galleri Bellman di New York la mostra di Munch, che lo ispirò a creare la serie After Munch. Tra il 1983-84 creò una serie di 15 dipinti che richiamano quattro tra le più famose opere di Munch: «L’Urlo», «La spilla. Eva Mudocci», «Madonna», «Autoritratto».
Il 10 maggio verrà aperta ad Oslo anche un’altra mostra sul pittore norvegese organizzata dal Munch Museum in collaborazione con il San Francisco Museum of Modern Art (SFMOMA) e il Metropolitan Museum of Art (The Met) di New York. Uno degli ultimi lavori di Munch, l’autoritratto “Tra il letto e l’orologio” (1940–43), sarà il punto di partenza per introdurre le 38 opere esposte e per riesaminare la sua vita artistica. Fino al 9 settembre.
Ulteriori informazioni: www.munchmuseet.no/en/exhibitions/mellom-klokken-og-sengen