Il 19 maggio il Pontefice annuncerà la data (probabile il 14) della canonizzazione di papa Montini, al quale esplicitamente si ispira. La decisione riguarderà anche l’arcivescovo martire di San Salvador Oscar Arnulfo Montero e altri quattro religiosi
Città del Vaticano – Papa Francesco ha convocato per il prossimo 19 maggio, nella Sala del Concistoro del Palazzo Apostolico Vaticano, “un Concistoro ordinario pubblico per la canonizzazione dei Beati Paolo VI (Giovanni Battista Montini), Sommo Pontefice; Oscar Arnulfo Romero, arcivescovo di San Salvador, martire; Francesco Spinelli, sacerdote diocesano, Fondatore dell’Istituto delle Suore Adoratrici del Santissimo Sacramento; Vincenzo Romano, sacerdote diocesano; Maria Caterina Kasper, Vergine, fondatrice dell’Istituto delle Povere Ancelle di Gesù Cristo; Nazaria Ignazia di Santa Teresa di Gesù (al secolo: Nazaria Ignazia March Mesa), Vergine, fondatrice della Congregazione delle Suore Misioneras Cruzadas de la Iglesia“.
L’annuncio di oggi conferma la volontà di Francesco di procedere entro il 2018 a proclamare santi il suo predecessore Paolo VI (al quale esplicitamente si ispira) e l’arcivescovo martire del Salvador, monsignor Romero, nel Concistoro previsto per la prima metà di maggio nel quale il Papa annuncerà come solitamente accade, la data della canonizzazione. Data che con ogni probabilità potrebbe cadere il 14, il 21 o il 28, anche se la domenica più probabile è la prima, in quanto si trova nel mezzo del Sinodo dei vescovi sui giovani a Roma.
Se per questa data potrebbe essere confermata la canonizzazione di papa Montini, per il vescovo Romero potrebbe tuttavia essere considerata anche un’altra possibilità nel quadro di un’altra adunanza di giovani: quella della Giornata mondiale della gioventu’ prevista per gennaio 2019 a Panama. Circostanza, questa, auspicata dagli stessi vescovi salvadoregni e per la quale il beato Oscar Arnulfo Romero è già stato designato patrono d’America, come segno di speranza non solo per i giovani. “Ci darebbe il tempo di lavorare a fondo per ottenere quello che io chiamo il miracolo della pace‘”, aveva detto un anno fa il cardinale di San Salvador, Gregorio Rosa Cha’vez, osservando la nuova violenza diffusa nel Paese dilagante nel continente e paventando una possibilità che non troverebbe resistenze da parte del Papa, visti anche i precedenti di questo genere, come quando Giovanni Paolo II canonizzò Juan Diego visitando il Messico nel 2002.
L’ipotesi di una cerimonia comune per tutte le canonizzazioni annunciate oggi sottolineerebbe la vicinanza che c’è tra le figure di Paolo VI e dell’arcivescovo Romero. Era stato proprio il Pontefice bresciano a scegliere Oscar Arnulfo Romero come pastore della capitale salvadoregna nel 1977, dopo averlo nominato ausiliare nel 1970 e vescovo di Santiago de Maria nel 1974, a testimonianza di un rapporto segnato da una limpida consonanza di idee e dalla comune sensibilità pastorale, nello spirito più autentico del concilio Vaticano II.