Mìcol Mei, fotografa e artista contemporanea, lancia Pola.Child(Free), un nuovo progetto fotografico che si allontana dalle narrazioni tradizionali sulla maternità e l’identità femminile. Con una serie di immagini in formato polaroid, Mei esplora l’idea di libertà, mettendo in discussione le aspettative sociali e culturali legate al ruolo della donna e alla scelta di non avere figli.
Il progetto nasce dalla convinzione che ogni individuo abbia il diritto di definire la propria esistenza, senza dover giustificare le proprie scelte davanti agli altri. Attraverso Pola.Child(Free), Mìcol Mei invita a riflettere sul valore della solitudine come strumento di liberazione e autodeterminazione. Le protagoniste delle sue fotografie sono donne che scelgono di vivere senza conformarsi ai modelli imposti dalla società, trovando forza e autenticità nell’autoaffermarsi.
Il progetto si inserisce in una riflessione più ampia sulla condizione femminile, affrontando il tema della maternità come una possibilità, non come un obbligo. Pola.Child(Free) non è solo un’esplorazione visiva, ma un’ode alla libertà di scegliere il proprio destino senza vincoli o aspettative esterne. L’uso della polaroid, con la sua estetica intima e immediata, esalta l’autenticità di ogni scatto, creando un legame diretto tra l’artista e lo spettatore. Le immagini raccontano storie di donne che, invece di seguire i percorsi tracciati dalla società, scelgono di percorrere strade uniche, in cui la solitudine non è un segno di mancanza, ma di forza e consapevolezza.
Pola.Child(Free) non si limita a riflettere sul concetto di maternità, ma esplora in profondità la complessità dell’identità femminile e la capacità di definire la propria esistenza in modo indipendente. Ogni fotografia diventa un atto di resistenza contro una visione stereotipata della donna e della sua condizione, aprendo una porta a nuove possibilità di essere e di vivere. La serie Pola.Child(Free) è visionabile gratuitamente sul sito web dell’artista, micolmei.it, invitando il pubblico a riconsiderare i propri pregiudizi e a celebrare la libertà di scelta come un diritto fondamentale.