Un gruppo di amici che ha deciso di interpretare l’ambientalismo in chiave moderna, coinvolgendo pubbliche amministrazioni, aziende, enti locali e scuole in un’azione di sensibilizzazione che guardi ad un nuovo modello di sviluppo, rispettoso dell’ambiente e del mare. È iniziata “un po’ per gioco” l’avventura di Ambiente Mare Italia (Ami) che, a distanza di un anno da quell’11 luglio 2018, ha festeggiato ieri il suo primo anno di vita associativa nella sede a Roma dell’agenzia Dire nel corso dell’aperitivo culturale di DireDonne, che ha dedicato proprio al mare il suo terzo appuntamento tra giornalismo e arte. Un anno di successi, ripercorsi nel corso della serata dal presidente, Alessandro Botti, che ha annunciato l’allargamento della famiglia di Ambiente Mare Italia da Roma all’Italia, con l’inizio di un’altra avventura, quella della “territorializzazione” che porterà nei prossimi mesi all’apertura di nuovi circoli in tutta la Penisola da Milano, a Lecce a Frosinone. Tanti i progetti in cantiere accanto alle iniziative già messe in campo: dalla Convenzione quasi decennale con il laboratorio di Oceanologia dell’università della Tuscia, al Protocollo d’Intesa siglato con la Rappresentanza in Italia della Commissione europea lo scorso marzo “con tre eventi di “sensibilizzazione” già messi a segno, fino all’accordo biennale firmato proprio nel compleanno di Ami con il presidente di Unindustria, Filippo Tortoriello, “per favorire lo sviluppo sostenibile del mondo produttivo”.
“Siamo affezionati ad ogni nostro progetto- racconta il presidente Botti- a partire dalle tre edizioni del Progetto Cultura, con cui abbiamo fatto scoprire a oltre 600 romani luoghi pochi conosciuti della nostra Capitale; ma anche il Progetto Poseidonia o quello sulla tutela del patrimonio coralligeno. Però, siamo stati travolti dal tema del ‘Plastic Free’ e ci siamo chiesti come declinarlo”. A parlare sono i numeri: oltre 8 milioni di tonnellate di plastica finite in mare ogni anno, 700 specie marine minacciate nel mondo, 13 miliardi di dollari l’anno di danni agli ecosistemi marini. E, restringendo il campo al Mediterraneo in base ai dati raccolti dal progetto europeo “MedSeaLitter”, la situazione non migliora. Sono 500mila le tonnellate di rifiuti plastici che si la plastica monouso tra i rifiuti più raccolti nelle 76 spiagge scandagliate, l’80-90% dei 6.500 rifiuti galleggianti ritrovati in 20mila chilometri di costa. “Abbiamo deciso di creare una mappa in cui geolocalizziamo ogni realtà territoriale che non fa uso di plastica”, continua Botti tra le note musicali, gli scialli e i ventagli del flamenco proposto dalla ballerina Tiziana Corciulo con la compagnia VisualArts Departments e le poesie dedicate al mare” “più bello che le cattedrali” da Paul Verlaine e Emily Dickinson, lette dall’attrice Adina De Santis. “Abbiamo geolocalizzato oltre 600 iniziative ‘Plastic Free’; ogni giorno 600 utenti navigano la mappa – circa 200mila persone l’anno – e continuano a contattarci nuove realtà quotidianamente. Abbiamo creato una comunità che vuole trovare una soluzione all’ipoteca che stiamo lasciando sul futuro dei nostri figli”. Fondamentali alleate nell’azione di educazione e sensibilizzazione sono, per Botti, proprio le donne “insieme a bambini e ragazzi punti di riferimento prioritari per Ami, che recepisce la sensibilità femminile su questa tematica”. E, il prossimo 14 settembre, organizzerà assieme a Fidapa-Federazione italiana donne arti professioni affari-Roma un grande evento di sensibilizzazione a Ostia. “Il nostro impegno per il futuro- conclude Botti- è essere sempre presenti, con serietà ma anche con gioia, perché’ la tematica arriva prima se la si comunica con il sorriso”.