La sagoma rossa di un animale simile a un toro sulla parete di una remota grotta nella parte indonesiana dell’isola del Borneo, è la straordinaria scoperta di un gruppo di scienziati. Si tratta infatti della più antica raffigurazione umana
(Rainews)
Cambia la storia dell’arte? Finora la scienza credeva che l’arte figurativa fosse nata in Europa. Lo studio pubblicato da Nature.
Lo schizzo avrebbe almeno 40.000 anni, poco più antico dei dipinti di animali simili trovati nelle note caverne di pittura rupestre in Francia e in Spagna. Fino a qualche anno fa, gli esperti hanno ritenuto che fosse l’Europa il luogo dove i nostri antenati iniziarono a disegnare animali e altre figure, ma l’età di questo disegno, pubblicata mercoledì scorso sulla rivista Nature, insieme ad altre precedenti scoperte nel sud-est asiatico suggeriscono che la pittura figurativa è apparsa in entrambi i continenti all’incirca nello stesso periodo. Le nuove scoperte alimentano la discussione sulle cause da cui questa quasi simultanea “esplosione di creatività umana” sia scaturita, se siano cause evolutive o storiche. A porre la questione è Maxime Aubert, archeologo e geochimico della Griffith University di Australia, prima firma dello studio pubblicato dall’autorevole rivista scientifica. Che certe grotte calcaree del Borneo contenessero pitture preistoriche è cosa risaputa tra gli studiosi dagli anni Novanta. Per raggiungerle, Aubert e il suo team hanno attraversato a colpi di machete la fitta giungla che rende arduo l’accesso a un angolo verdeggiante dell’isola. Muniti di caschi da minatori per illuminare il cammino nell’oscurità, hanno percorso chilometri all’interno di caverne decorate con centinaia di disegni antichi, cercando figure che potessero essere datate.
Avevano bisogno di trovare depositi minerali specifici sui disegni per determinarne l’età con una tecnologia che misura il decadimento dell’elemento uranio. “In realtà non è possibile campionare la maggior parte dei dipinti”, dice Aubert. Già nel 2014 Aubert e i suoi colleghi ricercatori avevano pubblicato uno studio sull’arte delle caverne della vicina isola di Sulawesi, recentemente e tristemente salita agli onori della cronaca per il drammatico evento sismico seguito da uno tsunami. In quel contesto avevano datato gli affascinanti stencil a mano, creati soffiando una tintura rossa attraverso un tubo per catturare il contorno di una mano premuta sulla roccia, a quasi 40.000 anni fa. Ora, con l’arte rupestre del Borneo, gli scienziati sono in grado di costruire per quanto a spanne una cronologia di come l’arte si sia sviluppata nell’area. Oltre al toro, che è circa un metro e mezzo di larghezza, sono riusciti a datare anche stencil a mano di colore rosso e viola e altre pitture rupestri raffiguranti scene di vita umana. Dopo grandi disegni e stencil di animali, “Sembra che l’attenzione si sia spostata verso il mondo umano “, conferma Aubert.
Circa 14.000 anni fa, gli abitanti delle caverne cominciarono a disegnare regolarmente figure umane raffigurate mentre compiono gesti come ballare e cacciare indossando spesso copricapi di grandi dimensioni. Una transizione simile nei soggetti dell’arte rupestre si è verificata nelle grotte d’Europa. “È molto bello, da un punto di vista umano”, ha detto Peter Veth, archeologo presso l’Università dell’Australia Occidentale, non coinvolto nello studio. “Scoprire che le persone abbiano adottato strategie simili in diversi ambienti nel corso della loro evoluzione.” Cosa importante da notare è che l’isola del Borneo era ancora collegata alla terraferma del continente asiatico sud-orientale quando questi primi disegni figurativi sono stati realizzati. Quarantamila anni fa è anche all’incirca il periodo in cui i primi esseri umani moderni arrivarono in Europa. I primi disegni di animali nella grotta francese di Chauvet sono stati datati tra i 33 mila cinquecento e i 37 mila anni fa. Se nuove ondate di esseri umani che migrarono dall’Africa abbiano portato con sè la tecnica della pittura figurativa, o se queste capacità artistiche siano emerse successivamente è ancora poco chiaro. Gli scienziati hanno solo un quadro parziale dell’arte rupestre globale. Le prime incisioni rupestri che mostrano disegni astratti sono state trovate in Africa e risalgono a circa 73 mila anni fa. La prossima fase della ricerca in Indonesia includerà scavi per saperne di più riguardo alle persone che hanno realizzato questi dipinti. Alcuni siti archeologici contenenti resti ossei umani, gioielli preistorici e resti di animali di piccole dimensioni sono già stati individuati. Ma, al di là della ricerca scientifica sulle origini dell’arte figurativa umana, rimane anche da decifrare il significato di questo misterioso toro rosso: “Pensiamo che per loro non rappresentasse solo cibo ma qualcosa di speciale”, conclude Aubert.