Lo ‘Yoga Mountain Festival’ si rivela anche un ottimo richiamo turistico. Le varie iniziative vengono svolte nei siti di maggiore attrattiva, agevolando la divulgazione della cultura locale. Valle d’Aosta, pittoresco ‘palcoscenico’ per lo Yoga
AOSTA – “Sono molto soddisfatta. Questo secondo appuntamento è la conferma più eloquente dell’interesse dsella Valle d’Aosta per la pratica dello ‘Yoga’ “-.
Betta Gobbi, presidente dell’Associazione Sportiva Dilettantistica di ‘VDA Yoga’ esprime giudizi lusinghieri nei confronti di una regione sempre più ricercata dai vari sodalizi impegnati nel proporre discipline sportive alternative.
“Avete anche strutture di grande livello, adatte ad accogliere queste giornate dedicate allo ‘Yoga Mountain Festival’ da me organizzato per conto dell’assessorato regionale al Turismo. Strutture ‘indoor’ e immerse nel verde ideali all’organizzazione di eventi con particolari peculiarità.”. Sottolinea come la promozione di queste manifestazioni sia facilitata da supporti tecnici e naturalistici della portata di quelli valdostani. Un ‘chez nous’ che risponde a molteplici aspettative; nello specifico, offre gli strumenti per concretizzare ore di ‘Benessere e meditazione nel ‘cuore’ della Valle d’Aosta’.
Un mese in cui corpo e mente diventano un ‘assolo armonioso’, condizione ottimale per ritrovarsi allineati nell’apprezzare ed interiorizzare le amenità della natura e l’atmosfera rilassante correlate allo Yoga. Il desiderio di Betta Gobbi si proietta, in effetti, con un intenso sguardo verso un futuro non così lontano: “Mi auguro di poter continuare a raggiungere questi obiettivi con l’allestimento di eventi di notevole professionalità’.
La pratica dello Yoga attrae, di anno in anno, un numero crescente di valdostani che, da semplici curiosi, diventano, in poco tempo, sostenitori delle qualità benefiche di questa pratica sportiva alternativa. “Disciplina che, oltretutto, – fa notare la presidente dell’Associazione ‘VDA Yoga’ – amplifica i suoi benefici se abbinata a corretti stili di vita e ad una educazione alimentare qualitativa”.
Un Tutto Yoga’, quindi, che accompagna le fasi introspettive, quelle della scoperta di suggestivi luoghi della città, fino a raggiungere ambienti permeati di storia e cultura plurimillenarie e commisurate alle aspirazioni di platee eterogenee. Tradizione e, nel contempo, grande evoluzione sociale e ambientale per dare il ‘Bienvenus’ alle ‘free classes di Yoga’. “