Un romanzo ambientato durante la Seconda guerra mondiale che affronta tematiche come le leggi razziali, la lotta delle donne, la Liberazione.
Una storia di coraggio, amore, amicizia e Resistenza.
Dedicato ai giovani lettori curiosi di scoprire le storie dei nonni e dei bisnonni, custodi della memoria, che hanno vissuto direttamente il dramma della guerra.
Sul mondo imperversa la Seconda guerra mondiale. Anna ha undici anni e un carattere impetuoso. La sua numerosa famiglia è stata divisa dalla guerra e, quando i bombardamenti del 1944 colpiscono la sua casa, deve spostarsi in un edificio per sfollati, il Vecchio Collegio di Sassuolo, una villa ottocentesca ormai lontana dai fasti dell’epoca. Qui stringe amicizia con Gabriella, una bambina che dice di vedere le anime dei morti, e si scontra con Carlo, capo di una banda di ragazzini. Un giorno, Anna e Gabriella, spinte dalla curiosità, decidono di esplorare la soffitta del vecchio edificio. Dopo averne forzato la porta chiusa a chiave, scoprono che una famiglia ebrea si nasconde tra quelle stanze. Così, quando un reparto di SS irromperà nella cornice un tempo idilliaca del Collegio, Anna, per salvare i suoi nuovi amici, dovrà affrontare con coraggio e amore una sfida pericolosa.
Alcuni stralci dalla Nota storica dell’autrice.
La villa del Collegio dei Nobili di San Carlo di Modena fu edificata tra il 1835 e il 1837, grazie all’ampliamento del precedente Casino Torelli, già Gazzoli, nella località Braida di Sassuolo: il Casino si trovava al centro di un’ampia possessione e venne scelto per la sua posizione e l’aria salubre che allora era una caratteristica del territorio.
L’ex Collegio fu requisito durante i due conflitti mondiali per i reparti di fanteria. Dunque nel periodo in cui è ambientato il romanzo, dal 1943 al 1945, era stato requisito in realtà dalle truppe tedesche. Solo al termine della Seconda Guerra Mondiale accolse le famiglie che necessitavano di una abitazione, e divenne un grande condominio ante-litteram, dove si crearono legami che sopravvissero al tempo. L’edificio fu poi definitivamente demolito nel 1973, dopo un incendio, e ora al suo posto scorre il traffico della circonvallazione e si trovano le imprese industriali e artigianali di Sassuolo.