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Viviana Navarru “L’arcobaleno dei sentimenti”. Un colore per ogni stato d’animo

Ci sono realtà e sogni nelle sue parole, momenti magici e dolori, amori e tormenti, ricordi, rimpianti.

Federica Grisolia

Tanti colori e diverse sfumature nell’opera “L’arcobaleno dei sentimenti”, di Viviana Navarru, all’anagrafe Gavina, nata a Mores (SS) e ora residente a Castiglione delle Stiviere, il paese di San Luigi Gonzaga, in provincia di Mantova. La raccolta è pubblicata nella collana “I Diamanti della poesia” dell’Aletti editore. Ricordi, amore, felicità e tristezza sono il cuore dei versi che percorrono, con un linguaggio semplice e diretto, le varie fasi della vita. «Leggere una poesia – racconta l’autrice – in momenti e stati d’animo diversi può regalare al lettore un colore che cambia e assume sfumature e tonalità diverse che riflettono l’umore di quel momento».

Viviana Navarru

Ci sono realtà e sogni nelle sue parole, momenti magici e dolori, amori e tormenti, ricordi, rimpianti. A fare da sfondo, la natura. Le stagioni. La neve, l’ultima foglia d’autunno, la primavera (al tempo del Covid). E a dar forza alla scrittura si affiancano delle immagini.
Nella Prefazione, Hafez Haidar, scrittore candidato al Premio Nobel per la Pace nel 2017 scrive: «Le poesie di Viviana, traboccanti di fervidi sentimenti, di fertile fantasia e di grande umanità, parlano del suo cuore innamorato e lanciano un messaggio di rispetto ed infinito amore verso i bambini, coinvolgendo tutti coloro che sono affamati di pace e di tolleranza. La profondità di pensiero, paragonabile a quella del grande Maestro Gibran, e l’emotività passionale sono le caratteristiche di questa autrice, che sa imprimere nei versi le vibrazioni potenti della sua anima e del suo cuore».

La scrittura consente di mettere nero su bianco le emozioni e per l’autrice Navarru la poesia riveste un ruolo importante nella sua vita. Quella che lei definisce «l’inganno del cuore», perché «se ti conquista non la puoi più lasciare. E’ l’immagine di un’anima riflessa su un foglio». Un sogno nel cassetto sempre perseguito e desiderato, anche quando non ha potuto coltivarlo nel momento opportuno perché la vita non sempre lo consente, ma, con tenacia e passione – come racconta la poetessa – non ha mai smesso di scrivere piccoli pensieri che nascevano spontanei nel guardare un tramonto, la natura, dei bimbi giocare, un fiore sbocciare con grazia leggiadra. «Sono innumerevoli – spiega – le occasioni che possono dare vita ad un verso».

Con l’arrivo della pensione riesce a realizzare il suo primo libro, si iscrive e partecipa ad un gruppo di poesie su Facebook, di cui cura e redige la rubrica “Parole in versi”. «Nelle mie (che chiamo umilmente poesie) – conclude la Navarru – desidero regalare un momento di serenità o di tristezza, che fa parte della vita. La poesia deve entrare nel cuore, regalare emozioni, catturare l’attenzione del lettore in modo semplice e diretto».

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