Cosa fare se incontriamo un orso? Evitare di portarci dietro un cane. Ci sono circa una cinquantina di orsi nel Parco nazionale d’Abruzzo. Mentre negli anni Novanta sono tornati a ripopolare le Alpi. Guai a disturbare la femmina con i cuccioli
Il mondo dei cartoon ce lo propone come un amicone, da Yoghi e Bubu di Walt Disney che rubavano i cestini ai turisti nel parco di Jellystone. Oppure il saggio e paterno Baloo del Libro della giungla. Ma l’orso, spiegano gli esperti, non ama le pubbliche relazioni. In 40mila ettari del Parco nazionale d’Abruzzo ci vivono 50 orsi. Ma è sempre meglio evitarlo (come spiega Liberi Tutti del Corriere della Sera). E’ un animale solitario. Segue percorsi a lui ben noti, prestabiliti, sentieri già segnati odorosamente. Se non lo fa è perchè è un esemplare femmina con i cuccioli. I quali curiosissimi, se sentono presenze estranee, al contrario della mamma, si incuriosiscono e cercano il contatto. Ma, guai a mettersi tra una mamma e i suoi cuccioli o una fonte di cibo. Il peggior pericolo si verifica per gli sprovveduti che vanno a spasso con il cane. E ormai sono tanti. A spiegarlo è il veterinario forense dell’Istituto Zooprofilattico nazionale Rosario Fico: “Il problema con l’orso sorge se si sente minacciato. Il maggior problema è per chi passeggia con il cane libero. Perchè un quattro zampe dominante può cercare di stanarlo e se l’orso decide di difendersi guai a mettersi in mezzo”. Ed è dura scappare visto che l’orso è un velocista ed in cinque secondi brucia i cento metri. Sulle Alpi l’orso è tornato negli anni Novanta. E se si solleva sulle zampe superiori non è per attaccare, cerca solo di vedere meglio.
,