Le linee aeree di corrente saranno installate sui due sensi di marcia, così da consentire ai mezzi pesanti di collegarsi alla rete e muoversi, inizialmente soltanto su un tratto di strada limitato, senza inquinare. Come i vecchi filobus e tram
Arrivano anche in Italia i primi tratti di autostrada elettrificata. Le sperimentazioni sulle strade italiane avverranno sulla A35 Brebemi, precisamente sul tratto di percorso che si trova tra i caselli di Romano di Lombardia e Calcio. Le linee aeree di corrente saranno installate sui due sensi di marcia, così da consentire ai mezzi pesanti di collegarsi alla rete e muoversi, inizialmente soltanto su un tratto di strada limitato, senza inquinare. Collegate alla rete elettrica, proprio come i vecchi filobus e tram che disegnavano, soprattutto negli anni passati, una fitta tela di cavi elettrici nel centro cittadino.
I mezzi che possono collegarsi alla rete sono ibridi, quindi non vincolati alla sola rete. Nel caso in cui dovessero muoversi in strade non fornite di elettrificazione possono uscire dalla corsia dedicata e muoversi come qualsiasi altro mezzo su strada. Sorpassi, deviazioni e qualsiasi altra esigenza che obblighi a lasciare la rete non rappresenterà un problema.
Il progetto è frutto della collaborazione tra Scania che ha provveduto ad inaugurare i primi chilometri di strada elettrica sull’autostrada E16nei pressi di un paesino svedese e sta provvedendo a coprire un tratto di strada tedesco, contemporaneamente al lavoro da ultimare sulla A35 Brebeni.
Il primo tratto di autostrada elettrificato d’Italia è una vera e propria sfida, un progetto rivoluzionario che potrebbe nel giro di pochi anni cambiare per sempre il concetto stesso di trasporto su gomma. Lo sviluppo della mobilità sostenibile è un tema caldo proiettato nel futuro.
Operatori del mondo della logistica si sono mostrati particolarmente interessati a queste nuove tecnologie che promettono l’innovazione del settore del trasporto delle merci. Elementi nevralgici in grado di fornire profondo valore al sistema delle infrastrutture non solo della Lombardia, ma dell’intero Paese.