Hanno addirittura quasi 90 anni: i giocattoli più amati dai bambini (e non) sono sopravvissuti alla recessione globale scoppiata dieci anni fa ma arrancano di fronte alla concorrenza di app sugli smartphone e dei videogames. Grande successo in Cina
Riprendono ‘quota’ i mattoncini della Lego: dopo aver raggiunto nel 2016 i ricavi più alti della storia della storia del gruppo, l’azienda danese – una delle più floride al mondo – aveva chiuso il 2017 con ricavi e utili in netto calo (oltre il 7%) annunciando anche un taglio di 1.400 posti di lavoro (ne conta 19 mila in tutto il mondo). Ed invece, nonostante questa battuta d’arresto dovuta principalmente alla concorrenza di app e videogame, i famosi mattoncini hanno archiviato il primo semestre di quest’anno in seppur timida ripresa.
Le vendite sono cresciute dell’1%, e l’utile operativo del 4%, anche se i ricavi restano piatti. La Lego è soprattutto una delle aziende più famose al mondo: secondo alcuni calcoli, si contano 86 ‘mattoncini’ per ogni persona al mondo mentre possono essere combinati in più di 915 milioni di modi. Nato come giocattolo per bambini, è diventato poi senza età ed è materia e fonte di ispirazione artistica: ad esempio alcune creazioni sono esposte al Moma di New York. Hanno addirittura quasi 90 anni, i giocattoli più amati dai bambini (e non) sono sopravvissuti alla recessione globale scoppiata dieci anni fa ma arrancano di fronte alla concorrenza delle app sugli smartphone e dei videogames.
Nel primo semestre, in termini di corone danesi, i risultati sono negativi ma, spiega l’azienda, determinati principalmente dall’indebolimento del dollaro Usa. I ricavi sono stati pari a 14,3 miliardi di corone danesi, in calo del 5% rispetto ai 14,9 miliardi del primo semestre del 2017, l’utile netto è stato di 3,0 miliardi di corone danesi, in calo del 10%. Il CEO di Lego, Niels B Christiansen, ha dichiarato: “Il nostro piano per il 2018 è di stabilizzare il business e investire per creare una crescita a lungo termine. Questi risultati mostrano che siamo sulla buona strada e siamo incoraggiati dai primi progressi” anche se, ha aggiunto, “c’è ancora molto da fare e ci vorrà del tempo per tornare alla crescita sostenibile”.
“Siamo particolarmente soddisfatti delle nostre prestazioni viste le sfide del panorama del retail in continua evoluzione, inclusa la chiusura di Toys R Us negli Stati Uniti, nel Regno Unito e in Australia. Siamo ben posizionati per sfruttare le nuove opportunità per soddisfare i consumatori e gli acquirenti in tutti i canali e siamo particolarmente incoraggiati dalla crescita delle attività su piattaforme digitali ed e-commerce”, ha aggiunto. Nel dettaglio, la performance nei mercati consolidati è stata stabile rispetto allo stesso periodo del 2017. A valuta costante, i ricavi in Europa occidentale sono cresciuti a una sola cifra, mentre le entrate in Nord America sono leggermente diminuite. La Cina continua invece a registrare una forte performance, con ricavi in crescita a due cifre nei primi sei mesi dell’anno: ed infatti proprio in Cina, Lego aprirà due flagship store a Shanghai quest’anno e a Pechino l’anno prossimo.
Fonte: AGI