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Ambiente: studio, più polveri sottili in cucina che fuori

(ANSA) – ROMA, 15 APR – In 1.800 hanno preso parte a “New World in Green”, l’iniziativa organizzata a Roma dalla società Benefit Nwg Energia e dall’Associazione Nazionale Tutela Energie Rinnovabili (Anter), per sensibilizzare cittadini, istituzioni e aziende sulla cura dell’ambiente. Un evento selezionato dalla Commissione Europea come partner della “Green Week”, la settimana europea per iniziative a tutela dell’ambiente. Per poter disporre di dati nazionali, Anter ha seguito un centinaio ragazzi tra gli 8 e i 12 anni, in tre città italiane: a Sud (Salerno), in centro (Roma) e nella Pianura Padana (Parma). I primi risultati, seppur parziali, mettono in risalto che la dose di polveri ultrafini, negli ambienti indoor, supera il 95%, sia a causa degli elevati tempi di esposizione che delle alte concentrazioni raggiunte, soprattutto durante e successivamente le attività di cucina: sono quasi il doppio in casa, rispetto al fondo urbano. Secondo l’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità), l’inquinamento atmosferico domestico sarebbe il principale rischio ambientale per la salute. Gesti semplici come cucinare un pasto, accendere un lume, scaldare una stanza mettono a rischio la salute di più di tre miliardi di persone. Ad oggi però, non c’erano dati sufficienti – si legge in una nota – che permettessero di valutare la situazione italiana, né esistono in Europa leggi che normino le emissioni dentro casa.

(ANSA).

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