(ANSA) – ROMA – Una borsa di studio per raccontare Paolo Foradori, 84 anni, vignaiolo e pensatore non convenzionale che negli anni Sessanta precedeva l’era moderna dei viticoltori “digital” girando video in super 8 tra le sue vigne. La tenuta J. Hofstätter di Tramin – Termeno, oggi guidata da Martin Foradori Hofstätter, annuncia in una nota di aver avviato un progetto con Isia Roma Design, Istituto Universitario pubblico di Design in Italia, premiato con il Compasso d’Oro, per raccontare la storia aziendale attraverso le immagini storiche girate dal “Padre del Pinot Nero”.
Paolo Foradori ha contribuito a scrivere la storia recente dell’enologia italiana. Introdusse già negli anni Sessanta il Guyot come metodo di coltivazione per il Pinot Nero, rompendo gli schemi in valli che fino ad allora avevano conosciuto solo la classica pergola. E’ stato anche il primo a creare una vera e propria rete commerciale (tanto che ancora oggi la Hofstätter vende l’80% del suo vino in Italia, cosa praticamente unica). È stato lui ad intuire il valore del terroir di Mazon per il Pinot Nero ed è sua la battaglia per la valorizzazione dei Cru che il figlio Martin porta avanti.
La borsa di studio è stata assegnata alla studentessa Gaia Stirpe per il video dedicato alla vendemmia. Apprezzati da pubblico e giuria anche i video degli altri partecipanti al concorso: Giacomo Fabbri, Lavinia Franceschini e Francesca Leuti. Il progetto, dal titolo “Present & Past, Hofstätter video and picture archive”, ha permesso di raccontare un pezzo di storia della viticoltura, dall’imbottigliamento manuale alle moderne tecniche, dal lavoro in vigna nel secolo scorso all’attuale cura del vigneto. Un filo conduttore che ha percorso oltre 60 anni, narrando l’evoluzione dell’azienda di Tramin – Termeno.