(ANSA) – NAPOLI – Una Brexit senza accordo colpirebbe
duramente l’agricoltura campana. Secondo l’Ufficio Studi CIA –
Confederazione Italiana degli Agricoltori le esportazioni
alimentari della Campania verso il Regno Unito pesano per il
12,5% sulla formazione del valore aggiunto agroalimentare. Si
tratterebbe della regione italiana più colpita da un’ipotesi di
Brexit senza accordo, più del Veneto e il Piemonte (dove tale
incidenza vale rispettivamente l’11% e il 7,4%). “Chi ha
responsabilità di intervenire – osserva Alessandro Mastrocinque,
presidente di Cia Campania – lo faccia al più presto. Mentre la
politica discute, ci sono migliaia di piccoli imprenditori che
lavorano per garantire prodotti di alto livello in un mercato
ormai unito, dove ognuno di noi gioca la sua partita. L’intesa
raggiunta tra Europa e Regno Unito, dopo oltre due anni di
trattative, fornisce importanti garanzie ai settori economici e
alla società civile. Ora il comparto teme che il venir meno di
tale accordo creerebbe una situazione di incertezza per imprese
e cittadini, che rischia di assumere una dimensione ancora più
allarmante in una fase di grande difficoltà sul fronte del
commercio internazionale e della crescita economica, sia europea
che nazionale”. Allargando lo sguardo all’Italia, l’export di cibo e bevande
Made in Italy verso il Regno Unito vale più di 3,3 miliardi di
euro – sottolinea l’Ufficio Studi Cia -. Circa un quarto del
totale dei prodotti italiani venduti Oltremanica (24% per un
fatturato superiore a 810 milioni di euro) è rappresentato dal
vino.
(ANSA).