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Brunello, in cantine sfuso per 400 milioni di valore

(ANSA) – MONTALCINO (SIENA) – Il Brunello in cantina è come un ‘bond’ ad altissimo rendimento, con profitti che crescono in maniera direttamente proporzionale all’affinamento del vino fino a triplicare il proprio valore. Lo rileva, a pochi giorni da ‘Benvenuto Brunello’, il Consorzio del vino Brunello di Montalcino che ha elaborato i dati di Valoritalia sulle giacenze di vino sfuso in cantina. I 340mila ettolitri delle ultime annate conservati in botte nei caveau delle 300 aziende di Montalcino (Siena) valgono circa 400 milioni di euro, grazie alla supervalutazione del proprio sfuso (fino a 1.200 euro per ettolitro). Dopo l’imbottigliamento e considerando le quotazioni dell’annata 2014, il valore del prodotto finito potrà salire del triplo, fino a superare quota 1,2 miliardi di euro.

“L’economia della nostra denominazione si mantiene in equilibrio – ha detto il presidente del Consorzio del vino Brunello di Montalcino, Fabrizio Bindocci -, gli imprenditori fanno a gara sul terreno della qualità e non sui prezzi, gli amministratori da tempo perseguono politiche di lungo termine, come quella del contingentamento a 2.100 ettari dell’area vitata Docg, mai modificata dal 1997”.

Per Bindocci, “oggi il nostro sfuso vale il quadruplo rispetto alla crisi del 2010 e l’imbottigliato raggiunge quotazioni più che soddisfacenti, due elementi questi in grado di remunerare bene tutta la filiera”.

A livello di vigneto, secondo Winenews.it, il valore per ettaro tocca quasi quota 1 milione di euro, arrivando complessivamente a oltre 2 miliardi di euro. Il 4.500% in più – secondo il sito – rispetto a cinquant’anni fa. Dal 21 al 24 febbraio, 140 produttori saranno presenti alla 28ma edizione di Benvenuto Brunello, che chiude la settimana delle Anteprime Toscane, con il ‘debutto’ in commercio dell’annata 2015.

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