(ANSA) – VENEZIA – Una “casa” senza la cucina non è uno spazio pienamente vivo, neanche se questo luogo, la Fondazione Cini all’isola di san Giorgio, accoglie da anni una “comunità” sempre maggiore di storici e critici d’arte, artisti e di musicisti, oltre alle migliaia di visitatori. La lacuna, a seguire le immagini offerte da Pasquale Gagliardi, segretario generale della Cini, è stata colmata con l’apertura nell’antica “casetta delle suore”, recuperata e restaurata, di un cafè-ristorante sotto la regia di Filippo La Mantia.
“Il San Giorgio Cafè con Filippo La Mantia”, questo il nome del locale, a sottolineare che il progetto fin da subito si è sviluppato con la presenza dell’oste e cuoco pronto a dividersi tra Milano e la laguna. E’ l’unico luogo di ristoro dell’isola di San Giorgio e offre 80 coperti, in uno spazio accanto alle mura benedettine della Fondazione e che si affaccia sul bacino tra gli alberi delle barche a vela in darsena. (ANSA).