“Contavamo di ottenere 100 tonnellate o, nella peggiore delle ipotesi, 70; invece la quota assegnata dal ministero è di 14 tonnellate. Non voglio fare polemica, dico solo che, se questo è il metodo della politica per sviluppare il Mezzogiorno, possiamo chiudere bottega”. Lo dice l’imprenditore Nino Castiglione, che due anni fa, per non perdere i diritti acquisiti, ha investito 700 mila euro nella tonnara a Favignana. In queste ore, “con grande dispiacere e profonda amarezza, nelle Egadi sono in corso le operazioni di sospensione dell’intera operazione”, aggiunge. “Il calo della tonnara coinvolge, oltre l’indotto, 40 unità lavorative, nonché l’impiego di imbarcazioni e reti. Per calare la tonnara – ribadisce l’imprenditore – abbiamo dovuto affrontare una sfilza di pastoie burocratiche, che ci hanno rubato tempo e denaro. Adesso la doccia gelata”.
L’abbassamento delle quote di tonno per la Sicilia è diventato terreno di scontro politico col presidente dell’Assemblea regionale siciliana, Gianfranco Micicchè, leader regionale di Forza Italia che, dopo la notizia data dall’assessore regionale Edy Bandiera ha attaccato la Lega: “E’ morta la Tonnara di Favignana. Lo ha deciso un sottosegretario della Lega e la cosa – credetemi – non mi da pace”. L’europarlamentare del M5s Ignazio Corrao ha chiesto al ministro dell’Agricoltura Centinaio “di ritirare e modificare il decreto di assegnazione delle quote tonno che segue logiche folli ed evidentemente lontane dal buon senso”.
“Il Distretto della Pesca manifesta la propria vicinanza all’azienda Nino Castiglione ed auspica che, attraverso una seria interlocuzione fra il Ministero e la Regione Siciliana, si possa trovare una soluzione per la riapertura della Tonnara di Favignana al fine di evitare sia un gravissimo danno economico all’Azienda trapanese, che rappresenta una delle maggiori eccellenze dell’agroalimentare Siciliano, e di tutelare il lavoro di quanti operano nell’impianto sul quale, dopo l’affidamento della gestione, la stessa Azienda ha molto investito”. Lo afferma il presidente del Distretto della Pesca e Crescita Blu, Nino Carlino.
“La tonnara di Favignana è un patrimonio siciliano da tutelare, per questo la settimana prossima faremo un incontro al ministero delle Politiche agricole per portare le sue istanze alla parte politica e tecnica di questo dicastero”. Lo afferma il deputato alla Camera del M5S, Antonio Lombardo, che assieme ai senatori Francesco Mollame e Vincenzo Santangelo ha incontrato il consiglio di amministrazione dell’Azienda storica Castiglione per discutere dell’attribuzione delle quote tonno 2019. “Quest’impresa – afferma Lombardo – che dopo anni ha deciso di riprendere la pesca del tonno rosso, rinnovando un’attività fortemente legata alla tradizione e cultura siciliana va assolutamente tutelata. Approfondiremo ancora meglio la questione in tutti i suoi aspetti di concerto con gli uffici competenti e col ministero per cercare di dar risposte concrete a questa azienda”.