(ANSA) – ROMA – E’ SOS per le semine primaverili di granoturco, soia, girasole, barbabietole, riso e pomodoro nei terreni aridi per la mancanza dell’acqua necessaria alle coltivazioni per crescere, soprattutto al Nord dove le precipitazioni invernali sono dimezzate (-50%) rispetto alla media. E’ l’allarme lanciato dalla Coldiretti con l’arrivo della primavera che sancisce l’inizio delle attività agricole nelle campagne.
Una situazione resa difficile quest’anno dal caldo e dalla siccità che, sottolinea la Coldiretti, hanno lasciato senza neve le montagne ed a secco invasi, fiumi e laghi ma sono compromesse anche le riserve nel terreno, nel momento in cui l’acqua è essenziale per le coltivazioni. Se da un lato infatti il “bel tempo” ha permesso agli agricoltori di fare le lavorazioni per preparare il terreno alla semina in modo ottimale, non si può dire la stessa cosa per la germinazione dei semi, che, spiega l’organizzazione agricola, può avvenire solo se in presenza di buona umidità del terreno.
Dove si è appena seminato in molti casi, precisa la Coldiretti, è stato necessario intervenire con le irrigazioni di soccorso ma in difficoltà sono anche le colture autunnali come il frumento, l’orzo, l’erba medica e le altre foraggere che soffrono la prolungata siccità.
”Allo stato attuale nel Nord Italia – denuncia la Coldiretti – la situazione è grave come quella del 2017, uno degli anni peggiori del secolo, che ha creato difficoltà anche per gli usi civili nei centri urbani ed è costata 2 miliardi di euro in danni all’agricoltura a causa della siccità che ha tagliato i raccolti delle principali produzioni, dagli ortaggi alla frutta fino al mais, ma anche ai vigneti e al fieno per l’alimentazione del bestiame per la produzione di latte”. Il maltempo è dunque atteso come manna dagli agricoltori, soprattutto al Nord.(ANSA).