Scendono del 3,1% i prezzi dei vegetali freschi rispetto allo scorso anno, in un gennaio segnato dal caldo anomalo fuori stagione che ha anticipato le primizie e provocato la maturazione contemporanea delle colture con un aumento dell’offerta. E’ quanto emerge da un’analisi della Coldiretti sui dati Istat relativi al mese di gennaio 2020, che ha fatto segnare temperature superiori di 1,4 gradi la media storica. Sui banchi, sottolinea la Coldiretti, sono arrivate con oltre un mese di anticipo le primizie per effetto di un inverno anomalo che ha mandato in tilt le colture lungo tutta la Penisola. La raccolta delle fave nel Lazio, ad esempio, è stata avviata molto prima del tradizionale appuntamento del primo maggio, ma anche l’arrivo delle fragole in Puglia e dei primi asparagi in Veneto. Sconvolgimenti anche per la verdura di stagione con i cicli di produzione che si sono sovrapposti. Il risultato, precisa la Coldiretti, sono i bassi prezzi pagati in campagna in alcuni casi non consentono neppure di coprire i costi di produzione, ma anche il rischio che in futuro si possa verificare minore disponibilità di verdure offerte ai consumatori.