E’ un concetto gastronomico, per far capire alle persone che stiamo vivendo in un’epoca in qui il nulla ha sempre più rilevanza. Nicola Dinato serve come antipasto una bolla di aria condita con ozono, ma la ricetta resta segreta
(Oggi Treviso)
L’aria? Si può friggere. E pure mangiare. Parola dello chef stellato Nicola Dinato che in un video girato dalla Tribuna di Treviso racconta e prepara un piatto che ha più significato che consistenza.
“Aria fritta – spiega il cuoco nel video – è un concetto gastronomico: un benvenuto di riflessione per far capire ai nostri clienti che stiamo vivendo un momento storico dove il nulla è sempre più importante”.
Lo chef del ristorante Feva di Castelfranco, che nel 2015 ha ottenuto la prima stella Michelin, svela i segreti di questa ricetta: “Per friggere l’aria abbiamo pensato a una nuvola di tapioca, che andiamo a cucinare in forno e poi successivamente a friggere – riferisce – Poi andiamo ad avvolgerla nella carta assorbente, in modo da eliminare tutti i grassi”. “La cosa simpatica – precisa Dinato – è che per dare quel tocco di aria andremo a inserire un po’ di ozono”.
E dopo dieci minuti di posa per l’inserimento dell’ozono, si possono servire quelle che sembrano palle trasparenti. Leggere, inconsistenti. Come l’aria.