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Costa, non possiamo più permetterci lo spreco alimentare

(ANSA) – ROMA, 5 FEB – “Sprecare risorse ambientali, idriche
ed economiche, sia nella produzione che nell’acquisto dei beni
alimentari che poi non si riesce a consumare, è una cattiva
abitudine che non possiamo più permetterci. Anche se negli
ultimi anni la sensibilità su questo tema è aumentata, portando
ad una riduzione del fenomeno, credo sia necessario continuare a
investire in progetti di educazione alimentare, per promuovere
le buone pratiche e migliorare la sensibilità di noi
cittadini/consumatori”. Lo ha detto in un comunicato il ministro
dell’Ambiente, Sergio Costa (M5S), in occasione della 6/a
Giornata nazionale di prevenzione dello spreco alimentare. La
Giornata è stata istituita da Ministero dell’Ambiente, campagna
Spreco Zero, Università di Bologna e progetto 60 Sei ZERO.

Secondo il Rapporto Waste Watcher 2019, preparato dalla
società di consulenza contro gli sprechi Last Minute Market, lo
spreco alimentare in Italia vale lo 0,88% del Pil, per oltre 15
miliardi di euro. E’ formato dallo spreco nella produzione e
distribuzione (oltre 3 miliardi di euro) e dallo spreco
domestico (11,8 miliardi).

Nel rapporto si legge che 4 italiani su 5 non riescono a
mettere a fuoco il tema centrale dello spreco di cibo, che è
quello domestico: il 20% degli intervistati dichiara che si
spreca soprattutto nel commercio (47%) e nel pubblico, dalle
scuole agli ospedali, dagli uffici alle caserme (secondo il
27%). Per contrastare lo spreco, più di 7 italiani su 10
ritengono che la via da percorrere sia quella dell’educazione
alimentare (72%): il 26% propone packaging di nuova generazione
e 1 italiano su 5 (20%) provvedimenti normativi con incentivi e
sanzioni legati allo spreco del cibo. (ANSA).

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