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Dal coregone alle nocciole, chef De Cesare ambasciatore della Tuscia

 

(ANSA) – ROMA – Gli chef stellati e i cuochi di trattorie tipiche ambasciatori della qualità del Lazio a tavola, una “eterna scoperta di eccellenze” da presentare agli operatori, manager e rappresentanti delle ambasciate presenti a Roma. Ne è convinta l’Arsial che, dopo aver premiato a Vinitaly, gli chef ambasciatori del territorio in una più che soddisfacente partecipazione delle aziende dell’enogastronomia sia alla fiera di Verona che in questi giorni a Tuttofood, ha dato il via a un ciclo di incontri a Roma, in collaborazione con la Camera di Commercio di Roma e Agro Camera, con le migliori espressioni della cucina fuori porta.

A dare il via agli appuntamenti del gusto la chef stellata Iside De Cesare che, da monteverdina Doc, ha scelto la Compagnia del Pane per presentare la cucina della Tuscia. Le creative interpretazioni della chef de “La Parolina” a Trevinano hanno messo in luce le espressioni dolci e salate della Nocciola dei Monti Cimini che diventa anche una maionese. Con l’estro della chef De Cesare la Lenticchia di Onano si maschera da caviale, un pesce di lago come il coregone sposa la salsa ai cetrioli e la panna acida, mentre grandi consensi hanno trovato il Risotto limone e zafferano, da poco coltivato ad Acquapendente, e i Tortelli di ceci di Valentano con spuma di aglio rosso di Proceno.

Dessert di respiro nazionale con la “Buona Italia”, una riproduzione golosa dello Stivale che spazia dallo strudel ai cannoli siciliani. “A segnare la crescita del settore – commenta la chef – sono le sinergie tra pubblico e privati e la voglia di far squadra nella filiera. Il lavoro dei pescatori di Bolsena come quello dei castanicoltori ben si sposa con la cultura della pizza e del pane che a Roma è un vissuto collettivo”. “Il pop di locali e bar della Capitale fa da palcoscenico a chef del calibro di Iside De Cesare – ha detto il presidente di Arsial Antonio Rosati – per avvicinare il grande pubblico alle tante eccellenze di territorio. In una strategia di comunicazione e coinvolgimento dei professionisti del settore ristorazione, così come degli istituti alberghieri che fa parte di una rete qualificata di vetrine dei sapori del Lazio.

L’enoteca regionale di via Frattina vive un nuovo slancio nella promozione enoturistica, così come funziona molto bene il corner all’aeroporto di Fiumicino. Tante iniziative per intercettare al meglio l’interesse di turisti e operatori, creando occasioni di occupazione e business per i nostri artigiani del gusto. E sulle nostre qualità – ha concluso il presidente Rosati – ci confrontiamo a testa alta con altre regioni”.

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