avvocatoinprimafila il metodo apf

Dalla Mesopotamia al Roero, Enrico Crippa racconta il piatto di maggio, asparagi al brusco

L’asparago è una pianta molto antica, le cui prime tracce si trovano in Mesopotamia, e da lì velocemente diffusa in tutto il bacino Mediterraneo; il suo nome – Asparag – di origine iraniana, significa germoglio. Teofrasto, botanico e filosofo greco antico, lo descrisse già tre secoli avanti Cristo. Gli Egizi e i Romani ne elogiavano le benefiche proprietà. Duemila anni orsono, Plinio il vecchio e Apicio, primo cuoco nella storia, descrissero la coltivazione degli asparagi e le numerose ricette. Anche Virgilio, amante della natura, apprezzava molto questo ortaggio. Infine si racconta che nel Medioevo, nei monasteri, venissero coltivate erbe spontanee, piante aromatiche, frutta e verdura di ogni tipo, tra cui anche gli asparagi. Oggi l’Italia è tra i maggiori produttori e vanta delle vere e proprie eccellenze, come in Piemonte con l’asparago DOP di Vinchio, Valmacca, Poirino e Santena. Anche il Roero, forse pochi lo sanno, con i suoi terreni sabbiosi, è una zona particolarmente adatta alla coltivazione dell’asparago, altamente salutare.

Exit mobile version