ROMA – Il Dl Rilancio diventato legge dello Stato è un altro mattoncino messo nel muro di difesa dal Covid-19. Lo fa sapere l’Alleanza delle cooperative della pesca, soddisfatta delle misure che interessano direttamente il settore ittico. “L’articolo 222 – fa sapere l’Alleanza – è costruite per favorire il rilancio produttivo e occupazionale delle filiere agricole, della pesca e dell’acquacoltura e superare le conseguenze economiche dell’emergenza sanitaria”.
L’Alleanza ricorda, l’esonero straordinario dal versamento dei contributi previdenziali e assistenziali a carico dei datori di lavoro, i cui criteri attuativi saranno stabiliti per decreto dai ministeri del Lavoro e delle Politiche agricole; questo in attesa dell’autorizzazione da parte della Commissione europea.
Bene poi il rifinanziamento della “cambiale agraria e della pesca” per la concessione di prestiti a tasso zero; l’istituzione di un fondo di 20 milioni per il 2020 per la sospensione dell’attività economica delle imprese del settore della pesca e dell’acquacoltura; e il riconoscimento di un’indennità di 950 euro per il mese di maggio 2020 ai pescatori autonomi (sinora esclusi), compresi i soci di cooperative, che esercitano professionalmente la pesca in acque marittime, interne e lagunari. “Si tratta di misure importanti – dichiara l’Alleanza Pesca – per le quali è stato fatto un grande lavoro di squadra con Governo e Parlamento. Ora l’auspicio è che i fondi possano giungere al più presto ai beneficiari per consentire un vero rilancio e superare le difficoltà, inedite, vissute finora dal settore”.