(ANSA) – ROMA – Gli chef sono agenti di cambiamento nella lotta contro la fame e la malnutrizione e svolgono un ruolo importante nell’ispirare le persone a sostenere una produzione alimentare sostenibile, ad adottare diete salutari e ad evitare gli sprechi alimentari. Questo è stato il messaggio centrale di un simposio internazionale, ospitato oggi dall’Organizzazione per l’alimentazione e l’agricoltura delle Nazioni Unite (Fao) e dall’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’educazione, la scienza e la cultura (Unesco), e il Governo Francese durante la settimana del “Goût de France” che si tiene in questi giorni a Parigi.
“Dobbiamo educare e ispirare le persone ad adottare diete sane”, ha detto Graziano da Silva. “La gastronomia è sempre più un’area di grande interesse, e gli chef sono tra gli attori che possono formare l’opinione pubblica e influenzare i consumatori”. Durante l’evento, i leader di Unesco e Fao hanno presentato la pubblicazione “Chef come agenti del cambiamento”, che descrive il lavoro comune delle due organizzazioni nel sottolineare il ruolo degli chef come promotori di diete sane e culturalmente diversificate. Un numero sempre crescente di chef promuove il cibo legato al territorio e alla cultura locale e il consumo di prodotti locali freschi. Gli chef sono anche sempre più coinvolti nel movimento globale per evitare gli sprechi alimentari, sostenendo gli sforzi per ridurli nei loro ristoranti, oltre a responsabilizzare le comunità locali.
Le diete malsane sono la causa principale della pandemia globale di obesità. Si stima che oltre 2 miliardi di persone siano sovrappeso, con circa 670 milioni di persone obese. Il numero di persone obese al mondo potrebbe presto eclissare il numero delle persone denutrite, che attualmente è stimato intorno a 821 milioni.(ANSA).