Numeri tutti in crescita per la 114/ma edizione di Fieragricola, che ha aperto oggi i battenti a Verona con 900 espositori (+8,2%), e la più vasta area mai allestita negli ultimi 20 anni, +18,7%. In incremento del 14% anche il numero dei capi di bestiame in mostra. Responsabilità, clima, ambiente, energia, sicurezza alimentare sono le 5 leve competitive su cui si concentra questa edizione della fiera dell’agricoltura italiana, che vuol giocare un ruolo da protagonista nel Green Deal dell’Unione Europea. C’è poi il tema dell’agribusiness in Africa, dove Europa e Italia vogliono entrare in gioco, per non lasciare il campo solo alla Cina e ai big del settore.
“Desideriamo sempre di più che Verona sia una piattaforma di discussione e di business. E lo facciamo aprendoci al mondo” ha detto all’inaugurazione il presidente di Veronafiere Maurizio Danese. Presente all’apertura di Fieragricola anche la ministra delle politiche agricole, Teresa Bellanova, e il governatore del Veneto, Luca Zaia. Con Ice Agenzia e FederUnacoma, ha poi annunciato Danese, “abbiamo predisposto un articolato percorso che vede l’Alpe Adria e l’Area balcanica, insieme all’Africa, al centro delle attività promozionali e di incoming da 30 Paesi.
Nelle ultime edizioni di Fieragricola abbiamo inoltre intensificato l’attenzione al continente africano, dove siamo già presenti in Marocco e Sudafrica con nostre manifestazioni legate all’agricoltura”.
Nel 2000 The Economist definì l’Africa il continente “senza speranza”, per il presidente di Veronafiere “non è così. Oggi l’Africa è considerata ‘ricca di speranze e di risorse’ ed è al centro di un rinnovato dialogo con l’Unione europea attraverso la Task Force for Rural Africa, che ha creato una partnership operativa tra Ue e Unione africana”. Anche per questo l’inaugurazione di oggi ha come tema l’Agribusiness in Africa e le relazioni commerciali con l’Unione europea e l’Italia.