ROMA – Amano la cucina italiana ma sono convinti che i nostri formaggi siano ‘grassi’, addirittura più grassi di quelli prodotti nei rispettivi Paesi. Ne sono convinti i turisti stranieri che in questi giorni affollano le nostre località turistiche. Secondo un’indagine dell’agenzia di comunicazione Klaus Davi & Co., svolta su 857 turisti provenienti da Germania, Francia, Inghilterra, Benelux, Svezia, Giappone e USA, i formaggi italiani vengono giudicati ‘buoni’ ma ‘ipercalorici’ nel 51% dei casi. In particolare la pensano così i turisti svedesi (53%), giapponesi (45%) e perfino i nostro vicini svizzeri (52%).
I turisti stranieri dei nostri formaggi apprezzano soprattutto la qualità della produzione (55%), ma anche l’adattabilità in vari contesti e con vari piatti (54%), peculiarità organolettiche e nutrizionali che ne fanno, per alcuni, ottimi alimenti anche per i bambini in periodo di svezzamento (29%). Inoltre, il 45% apprezza la varietà offerta e poco più di un terzo il gusto raffinato.
Un consumatore estero su tre teme addirittura di essere allergico ai formaggi italiani. In alcuni casi, come quello della mozzarella, gli intervistati temono siano ‘inquinati’, a loro avviso, dalla vicinanza con la ‘Terra dei fuochi’. Mentre alcuni lamentano l’uso scarso della lingua inglese nelle etichette (18%). E un turista su due ignora che quasi sempre la produzione viene disciplinata secondo precise disposizioni legislative con osservanza degli usi locali.
I nostri formaggi più apprezzati sono: •Parmigiano Reggiano (53%), considerato il re dei formaggi, vanta innumerevoli, troppi tentativi di imitazione; •Grana Padano (49%), anch’esso amatissimo dagli stranieri e usatissimo per insaporire la pasta; •Mozzarella (42%), in tutte le sue accezioni, compresa naturalmente quella di bufala, che tutti ci invidiano; •Pecorino (34%), il classico pecorino romano, in particolare quello prodotto in Sardegna, sempre ricercatissimo dai turisti in vacanza nell’isola; •Gorgonzola (26%), un altro grande classico del Made in Italy, dal sapore inconfondibile che tanto piace anche all’estero.