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Gli Organismi di certificazione del vino italiano sono al fianco dei produttori

Più autocertificazioni per ridurre accessi alle aziende e garantire la continuità operativa

La grave emergenza sanitaria ed economica che il Paese sta vivendo non risparmia il settore vitivinicolo. È per questo che gli Organismi di certificazione rappresentati in Asso-OdC (Agroqualità SpA, Ceviq Srl, Parco 3A-PTA, Siquria SpA, TCA Srl, Triveneta certificazioni Srl, Valoritalia Srl) che insieme controllano oltre il 95% del vino italiano, hanno implementato di comune accordo procedure straordinarie per garantire la continuità della certificazione dei vini italiani, il cui arresto causerebbe un ingentissimo danno al settore, già così duramente colpito.

«Si tratta di fondare alcuni step del processo di certificazione su requisiti autodichiarati dagli operatori – afferma il presidente di Asso-OdC, Luca Sartori – e di differire alla fine dell’emergenza la verifica diretta di tali requisiti. Tale soluzione è stata concertata con il Mipaaf, cui va il nostro ringraziamento per la sensibilità e la vicinanza al mondo produttivo dimostrate in questo frangente. Le procedure adottate ci permettono di conseguire degli obiettivi irrinunciabili: il rispetto della normativa emergenziale, la continuità del servizio e la protezione degli operatori nostri e aziendali, considerato il fatto che limitiamo al massimo gli accessi fisici nelle aziende».

Tutti i soci di Asso-OdC esprimono profonda vicinanza ai produttori e auspicano un superamento dell’emergenza nei tempi più rapidi possibili.

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