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Ifad, donne ancora più svantaggiate nelle aree rurali

(ANSA) – ROMA, 14 FEB – A livello mondiale, le donne soffrono maggiormente povertà, fame, malnutrizione rispetto agli uomini.

Lo rileva l’Ifad, nel giorno in cui si tiene a Roma il suo 42esimo meeting annuale, denunciando che le donne hanno anche minor accesso alle risorse e spesso hanno diritti deboli o inesistenti sulla terra. A questo proposito la violista Midori, Messaggero Onu di Pace, ha raccontato la sua esperienza nei villaggi contadini in Vietnam, dove l’Ifad sostiene l’accesso delle donne all’agricoltura. “Parlando con queste donne, ho imparato che lo sviluppo non riguarda soltanto il guadagno economico, ma anche il futuro. Loro non stavano pensando solo a oggi, stavano usando i loro soldi per educare i loro figli e investire nel futuro”, ha detto Midori, interventendo al meeting di Roma, dopo essersi esibita con il violino di fronte al Papa.

Secondo la Banca Mondiale, se le donne avessero lo stesso accesso alle risorse degli uomini, la produzione alimentare potrebbe aumentare del 20-30%. Nella provincia vietnamita di Tuyen Quang, l’Ifad ha sostenuto la partecipazione delle donne nei gruppi di agricoltori e ha aumentato il loro accesso ai servizi finanziari, ai mercati e agli investitori privati.

Grazie a questo sostegno, il numero di famiglie contadine che soffrono di carenza di cibo è stato ridotto del 25%.

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