BRUXELLES – Il mercato della carne ‘vegetale’ vale 4,6 miliardi di dollari a livello globale e supererà i sei entro quattro anni, con la quota di mercato maggiore (39%) in Europa. E’ l’istantanea scattata dal think tank britannico Chatham House, che incoraggia l’Ue a chiarire il quadro regolamentare per i prodotti di una “industria nascente”, capace di “contribuire al raggiungimento degli obiettivi per il clima” dell’Unione.
La ricerca si concentra su due tipi di alimenti: quelli fatti con proteine e fibre vegetali e lavorati per assomigliare in tutto e per tutto alla carne, già sul mercato in Paesi come Regno Unito, Olanda e Usa; le carni coltivate in vitro, realizzate a partire da cellule animali, che aziende hi-tech in tutto il mondo stanno cercando di far uscire dai laboratori e commercializzare.